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Venerdì, 29 Marzo 2024
Contagi in aumento

I cinque sintomi della variante Omicron

Spesso simile al raffreddore o ad una banale influenza, la variante Omicron continua a diffondersi: per questo motivo la ''prova'' del tampone diventa decisiva

Sintomi lievi, molto simili a quelli di un banale raffreddore o di una semplice influenza, che possono trarre in inganno chiunque. La variante Omicron si sta diffondendo molto rapidamente, sia in Europa che negli Stati Uniti: i contagi sono in costante aumento, ma i pazienti sembrano sviluppare una forma lievi di Covid, soprattutto se confrontata a quella causata dalla variante Delta. Negli Stati Uniti, i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno segnalato anche un aumento dei casi di influenza: il rischio di confondere i sintomi, quindi, aumenta e un tampone diventa determinante per stabilire la causa e distinguere il SARS-CoV-2 dai virus che possono causare altri virus stagionali.

Il professor Tim Spector, scienziato di riferimento dell'app ZOE COVID molto nota nel Regno Unito, a Newsweek ha tracciato un quadro della situazione: "E' chiaro al momento che se ci soffermiamo su aree con alto tasso di contagi Omicron, ma anche a livello nazionale, vediamo un quadro in cui non dominano i classici sintomi covid".

Sulla base di casi covid registrati a Londra tra ottobre e dicembre, i sintomi più comuni riportati e archiviati dall'app sono stati naso che cola, mal di testa, stanchezza, starnuti e mal di gola. Sintomi, insomma, associabili ai malanni non-covid accusati in ogni paese da milioni di persone, in particolare tra i bambini nel periodo invernale e primaverile. Il recupero dalle comuni malattie da raffreddamento avviene nel giro di 10 giorni, secondo i CDC. Le persone immunodepresse o affette da asma e patologie respiratorie, però, rischiano di arrivare a sviluppare malattie più serie, come la polmonite.

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