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Venerdì, 29 Marzo 2024
L'appello

L'Oms indaga sulla fuga del coronavirus dalla Cina: "Condividere i dati"

L'Organizzazione mondiale della sanità si appella ai Paesi perché, per affrontare ancora il virus è importante avere accesso ad una serie di informazioni

L’organizzazione mondiale della sanità chiede che vengano forniti tutti i dati sulle origini sul coronavirus e l’appello che arriva dall’Oms è quello a tutti i Paesi affinché collaborino, condividendo tutte le informazioni, per il bene di tutti, per aiutare la ricerca a capirci di più e cercare di stare sempre un passo avanti al virus. Naturalmente l’appello è valido anche e soprattutto per la Cina.

"Consentire il riesame dei campioni ci farà andare avanti nello studio delle origini della pandemia in modo rapido ed efficiente - ha dichiarato l'Organizzazione mondiale della sanità - Per affrontare l'ipotesi del laboratorio è importante avere accesso a tutti i dati", ha sottolineato l’Oms, che ha già pubblicato un rapporto sugli studi di fase uno sulle origini del virus nel marzo 2021, l'Organizzazione ha delineato la prossima serie di studi che devono essere intrapresi e continua a confrontarsi con Stati membri ed esperti sui prossimi passi.

L’appello dell’organizzazione mondiale è ai Paesi affinchè non sia ulteriormente politicizzata la situazione perché così ci si allontana dalla cooperazione mentre è necessario invece “accelerare gli studi sulle origini del virus e lavorare insieme per sviluppare un quadro comune per i futuri patogeni emergenti del potenziale pandemico”. Dunque basta colpe e dita puntate perché “è di vitale importanza sapere come è iniziata la pandemia, per creare le basi per stabilire le origini di tutti i futuri eventi di passaggio da animale a uomo”.

La necessità degli scienziati adesso è di effettuare nuove analisi sui primi casi, quelli più indietro nel tempo che risalgono anche al 2019. Servono i dati grezzi e la concessione del permesso per la rianalisi dei campioni in laboratori al di fuori dell'Italia "riflette al meglio la solidarietà scientifica e non è diverso da ciò che chiediamo a tutti i Paesi, inclusa la Cina, per  far avanzare rapidamente gli studi sulle origini del virus".

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