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Venerdì, 19 Aprile 2024
Dal Lazio al resto d'Italia?

L'open day per vaccinare tutti i maturandi

Il Lazio punta a vaccinare 500mila studenti entro il 2 giugno, una proposta che piace ai sindacati (che chiedono di replicarla anche altrove) e non solo, mentre il ministero delle Politiche Giovanili pensa a una campagna di sensibilizzazione per i giovanissimi

È arrivato il momento di vaccinare i più giovani? Se ne parla da tempo, ma in vista dell'esame di maturità, dell'estate e della prossima riapertura delle scuole a settembre, qualcosa si sta muovendo. La proposta lanciata dalla Regione Lazio di vaccinare i maturandi ha raccolto già consensi trasversali e al ministero delle Politiche Giovanili è già allo studio un piano per cercare di convincere i giovanissimi a fare il vaccino, facendo leva sui social e sugli influencer più seguiti.

Il Lazio pensa a vaccinare i maturandi con un open day

L'obiettivo del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato è far svolgere in tranquillità la seconda tornata di esami di Stato in tempo di pandemia. "La gran parte del personale docente e non docente avrà avuto il vaccino ed è importante che lo abbiano anche i maturandi", ha detto D'Amato, mentre Zingaretti su Twitter ha scritto: "Vaccinare i maturandi ora è possibile e lo faremo. Torniamo alla normalità con i vaccini pensando a tutti. È giusto pensare a ragazzi e ragazze che hanno di fronte questa prova, dopo due anni difficili anche per lo studio e la vita sociale".

L'obiettivo sul tavolo è quello di vaccinare entro il 2 giugno 500mila studenti che dal 16 giugno cominceranno gli esami di maturità. La Regione Lazio sta pensando a un open day (sulla scia di quello appena organizzato con AstraZeneca per gli over 40 e che potrebbe presto essere replicato anche per gli over 30) dedicato ai maturandi, con prenotazione online e vaccino Johnson&Johnson, che richiede una sola dose. "Tre click e 48 ore dopo ti vaccini", in sintesi.

"Mi sembra una buona idea, condivisibile in pieno", è l'opinione del presidente dell'Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli. "Anche se i più giovani sono meno esposti ai rischi del contagio, credo sia molto importante diffondere nella loro comunità – ha detto Giannelli - il valore, il significato, la cultura della vaccinazione, che a volte abbiamo visto essere messa in discussione quando invece è uno dei progressi più grandi dell'umanità. Infatti, come osserviamo, il miglioramento dei dati sul territorio nazionale è frutto della campagna vaccinale che sta andando avanti bene". Anche i sindacati concordano. "Le vaccinazioni per i maturandi andrebbero realizzate in tutte le Regioni. È ottimo se ci sono le condizioni per vaccinare i maturandi: più va avanti la campagna di vaccinazione, meglio è", sono state le parole di Francesco Sinopoli, della Flc Cgil. Della stessa opinione anche Maddalena Gissi, della Cisl Scuola: "È una buona idea organizzare degli open day per far fare i vaccini ai maturandi. Sarebbe utile sollecitare tutti i presidenti delle Regioni a fare la stessa cosa".

Social e influencer per convincere i giovani a vaccinarsi

Nel frattempo l'iniziativa ha trovato un primo plauso anche da governo e Cts. "Ben vengano tutte le iniziative che contribuiscono a mettere in sicurezza la comunità scolastica", ha detto il sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso. "Fa piacere – ha aggiunto – che altre forze politiche stiano seguendo la linea della Lega nel formulare proposte concrete e offrire soluzioni: penso ad esempio alle nostre iniziative per la ripresa della vaccinazione per gli insegnanti e il via libera per l'uso dei tamponi salivari. Lo spirito di un Governo di unità nazionale deve essere questo: collaborazione senza pregiudizi e furori ideologici". La vaccinazione nelle scuole "è una strategia che si può pensare, oggi c'è l'iniziativa del governatore del Lazio, per esempio, che pensa a questa modalità di vaccinazione per i maturandi", ha commentato Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico.

Il ministero delle Politiche Giovanili starebbe già pensando a una campagna di sensibilizzazione specifica, tramite i social, per arrivare ai ragazzi. Tik Tok potrebbe essere il mezzo giusto per raggiungere gli under 20, mentre per i ragazzi più grandi si userebbero Instagram, Facebook e Twitch, sfruttando in entrambi i casi il potere persuasivo di influncer e vip. "Fondamentale nella campagna vaccinale contro il Covid è convincere e coinvolgere i giovani under 30, che forse non hanno ancora capito l’importanza della vaccinazione", ha detto la ministra Dadone a margine della sua visita all'hub vaccinale di Dogliani (Cuneo), allestito nel palazzo dello Sport. 

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