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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Lorenzo, ex operaio malato e senza pensione: "Pronto a un gesto estremo"

La protesta di Lorenzo Preziosi, ex operaio della Isochimica di Avellino, la fabbrica dei veleni. "Vivo di stenti, senza un minimo di pensione": il suo appello al governo

"Sono malato e non ho più i soldi per curarmi: sono pronto a un gesto estremo". Lorenzo Preziosi è un ex operaio della fabbrica Isochimica di Pianodardine, ad Avellino, ormai dismessa. L'ex Isochimica è la "fabbrica dei veleni" che ha ucciso nel silenzio, uno dei disastri più grandi della storia industriale italiana. Per anni, gli operai hanno scoibentato centinaia di carrozze dei treni respirando amianto, vivendo nell'amianto, ammalandosi di amianto.

Malato e senza pensione: la protesta degli ex operai Isochimica

Ieri mattina Lorenzo Preziosi ha inscenato una protesta per lanciare un appello alle istituzioni per sbloccare la vicenda delle pensioni, un'annosa vertenza che riguarda il prepensionamento di 40 ex operai dell'Isochimica. Accanto a lui c'erano alcuni ex colleghi, alcune vedove di operai defunti e le rappresentanti dell'associazione "Lotta per la Vita", come sottolinea il quotidiano locale ilciriaco.it. Preziosi è malato di asbestosi - una malattia polmonare cronica conseguente all'inalazione di fibre di asbesto (amianto) - e il governo non gli ha ancora riconosciuto un minimo di pensione. Così come non l'ha riconosciuta ad altri ex operai della fabbrica dei veleni che da ormai trent'anni portano avanti questa battaglia.

Ed è per questo motivo che l'uomo minaccia azioni clamorose. "Faccio una sciocchezza, se il governo non risolverà presto questo problema io sarò capace di tutto - dice, tenendo tra le mani un cappio come provocazione -. Io vivo di stenti e non riesco a curarmi. Non ho i soldi neppure per il mio funerale".

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Gli ex operai Isochimica e l'incontro con Di Maio

"Siamo stati abbandonati dalla politica - dicono gli altri ex operai della fabbrica - abbiamo lottato affinché il processo si celebrasse ad Avellino ma nessuno ci ha dato ascolto. L'altro giorno in udienza a Napoli c'erano solo tre persone, un segnale che lascia spazio a tante riflessioni".  E poi lanciano un appello al ministro Luigi Di Maio affinché non abbandoni i parenti che ancora oggi chiedono giustizia per i loro congiunti che negli anni si sono ammalati per aver inalato fibre di amianto. L'appello è stato raccolto dalla deputata dei Cinque Stelle Maria Pallini che ha annunciato il via libera all'incontro a Roma con il ministro al Lavoro. La deputata irpina ha telefonato all'operaio.

isochimica targa-2

"Ho voluto rassicurare il signor Preziosi sull'impegno mio e del ministro Di Maio sul caso che lo vede coinvolto insieme a circa 40 ex dipendenti. Sin dall'ingresso in Parlamento ho sempre profuso il massimo impegno e anche questa mattina mi sono adoperata per sbloccare la situazione, andando personalmente al Ministero del Lavoro e prendendo appuntamento con l'ufficio legislativo del nostro vicepremier", precisa Pallini. "Abbiamo fissato un incontro, al quale prenderò parte, per giovedì 31 gennaio alle 17. Una delegazione dei lavoratori sarà ricevuta presso il dicastero dal ministro Di Maio e dai suoi collaboratori. Chiederò che sia presente anche un esponente dell'Inps per chiarire i termini della questione", conclude la capogruppo M5S in Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati.
 

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