La nuova ordinanza di Regione Lombardia con le regole anti-Covid
Bar e ristoranti non potranno servire da mangiare dopo le ore 24, dopo le 18 si ferma il servizio ai tavoli. Stop a tutte le discipline di contatto dilettantistiche. Si fermano sale bingo e scommesse
In Lombardia bar, ristoranti e altri locali non potranno servire da mangiare e bere dopo le ore 24, mentre dopo le 18 potranno farlo esclusivamente ai tavoli. È una delle misure previste dalla nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, per contrastare la diffusione del coronavirus. Non ci sono misure su smart working e lavoro, anche se Fontana ha rappresentato al governo la necessità di aumentarlo.
La nuova ordinanza di Regione Lombardia
Il documento è frutto del confronto che si è svolto oggi a Palazzo Lombardia con i sindaci dei capoluoghi lombardi, dei capigruppo di maggioranza e opposizione in consiglio regionale e del prefetto di Milano, Renato Saccone. Fontana ha sottoposto il testo anche al ministro della Salute, Roberto Speranza. Fra le misure anti-movida l'ordinanza prevede che:
- le attività di somministrazione di alimenti e bevande sia su area pubblica che su area privata, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, rosticcerie, pizzerie, chioschi, sono consentite sino alle ore 24.
- In tali attività dopo le ore 18 il consumo di alimenti e bevande è consentito esclusivamente ai tavoli, misura che non si applica agli esercizi situati lungo le autostrade e nelle aerostazioni. Inoltre è vietata la vendita per asporto di qualsiasi bevanda alcolica da parte di tutte le tipologie di esercizi pubblici, nonché da parte degli esercizi commerciali e delle attività artigianali dalle ore 18.
- Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio;
- Sono chiusi dalle 18 alle 6 i distributori automatici 'h24' che distribuiscono bevande e alimenti confezionati, con affaccio strada, misura che non si applica ai distributori automatici di latte e acqua.
- Sempre dalle 18 alle 6 è vietata la consumazione di alimenti e bevande su aree pubbliche ed è sempre proibito il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nelle aree pubbliche compresi parchi, giardini e ville aperte al pubblico.
I sindaci possono adottare ulteriori misure restrittive, anche in relazione al divieto assoluto di assembramento, e devono assicurare massima collaborazione ai fini del controllo sul rispetto delle presenti misure. Per quanto riguarda il contrasto a fenomeni sociali a rischio di contagio sono sospese le attività delle sale giochi, sale scommesse e sale bingo ed è sospeso il gioco operato con dispositivi elettronici del tipo slot machine, situati all'interno degli esercizi pubblici, degli esercizi commerciali e di rivendita di monopoli. Sono sospese tutte le gare, le competizioni e le altre attività, anche di allenamento, degli sport di contatto, come individuati con provvedimento del Ministro dello Sport del 13 ottobre 2020, svolti a livello regionale o locale, sia agonistico che di base, dalle associazioni e società dilettantistiche.
Lombardia, regole per sport e scuola: bar, solo seduti ai tavoli dopo le 18
L'accesso alle strutture delle unità di offerta residenziali della rete territoriale da parte di familiari/caregiver e conoscenti degli utenti presenti è vietata, salvo autorizzazione del responsabile medico ovvero del Referente Covid-19 della struttura stessa, come le situazioni di fine vita, e, comunque, previa rilevazione della temperatura corporea all'entrata e l'adozione di tutte le misure necessarie ad impedire il contagio. Le scuole secondarie di secondo grado e le istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado organizzano le attività didattiche con modalità a distanza alternate ad attività in presenza, ad eccezione delle attività di laboratorio. Infine l'ordinanza della Regione Lombardia indica che alle Università, nel rispetto della specifica autonomia, è raccomandato di organizzare le proprie attività, al fine di promuovere il più possibile la didattica a distanza. Tra le altre misure:
- Non viene ridotta la capienza dei mezzi pubblici (fissata all’80%) nella speranza che smart working e didattica a distanza riducano la pressione;
- Vietate le gare e gli allenamenti sportivi delle squadre dilettantistiche e giovanili, così come i corsi e le attività motorie extrascolastiche
Alle scuole viene chiesto anche di scaglionare il più possibile gli orari di ingresso e uscita perché resta in vigore la capienza all’80 per cento sui mezzi pubblici.