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Venerdì, 19 Aprile 2024
Tutti i candidati al cambio di colore

L'ordinanza di Speranza oggi e le regioni in zona gialla, arancione e rossa da lunedì 3 maggio

Il monitoraggio del report dell'Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute fornirà i numeri più aggiornati sulla situazione dell'epidemia di coronavirus Sars-CoV-2 in Italia. E in questa settimana che ha segnato il ritorno del giallo si attendono alcuni cambi di colore negli status dei territori

L'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza oggi deciderà quali regioni saranno da lunedì 3 maggio in zona gialla, arancione e rossa. Prima, come di consueto il monitoraggio del report dell'Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute fornirà i numeri più aggiornati sulla situazione dell'epidemia di coronavirus Sars-CoV-2 in Italia. E in questa settimana che ha segnato il ritorno della zona gialla si attendono alcuni cambi di colore negli status delle regioni.

Aggiornamento - I nuovi colori delle regioni con l'ordinanza di Speranza e l'indice Rt in risalita

Uno dei casi sotto la lente degli esperti è la Valle d'Aosta. Ma tra i candidati al cambio di colore c'è anche la Sardegna, mentre Calabria, Sicilia e Basilicata potrebbero restare in zona arancione. Un altro caso "pericoloso" è quello della Puglia. Che per i numeri dell'indice di contagio dovrebbe finire in zona gialla. Ma ci sono molte perplessità intorno al cambio di zona. In base alle ordinanze del Ministro della Salute, attualmente si trovano:

  • in zona gialla le regioni Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto e le province autonome di Bolzano e di Trento;
  • in zona arancione le regioni Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d'Aosta;
  • in zona rossa la regione Sardegna.

Ma i numeri del report dell'Iss cambieranno la situazione. Anche se ieri il presidente della Regione Erik Lavevaz ha scritto a Speranza  in relazione all'ipotesidi un ritorno della regione alpina in zona rossa, dopo solo una settimana in arancione. "La Regione - spiega Lavevaz - ha inviato alla Cabina di regia una nota nella quale è stato chiesto di tenere in considerazione l'andamento generale dell'epidemia in VdA, oltre all'incidenza che è rimasta sotto la soglia di 250 fino a tutta la scorsa settimana". E questo perché "I dati dei contagi, con l'ultimo bollettino di oggi, portano la Valle d'Aosta a superare di poche unità il limite di 250 casi ogni 100.000 abitanti negli ultimi sette giorni. Tutti gli altri principali parametri, a partire dall'indice Rt, continuano a migliorare". 

Un altro caso in discussione è quello della Puglia. Che è già passata da rossa ad arancione e oggi in teoria aspirerebbe alla zona gialla. Ma la situazione dell'epidemia nella regione è nera, i numeri dei contagi rimangono altissimi e, soprattutto, nell'area intermedia è rimasta soltanto una settimana. Anche se ha un indice di contagio Rt a 0,92, quindi sotto quota 1 da due settimane, è rimasta in fascia arancione soltanto per una settimana. Il che, per le regole del sistema, la obbligherebbe a rimanerci per almeno altri sette giorni. Intanto ieri nella regione sono stati rilevati 61 nuovi casi positivi a fronte di 203 persone sottoposte a tampone. Nessun decesso viene segnalato (il numero complessivo di morti dall'inizio della pandemia rimane 455). I contagiati attuali sono 764, 14 in più di ieri. I pazienti ricoverati all'ospedale Parini sono 51, di cui 7 in terapia intensiva. I guariti sono 47.

Le regioni in zona gialla, arancione e rossa da lunedì 3 maggio 

La Stampa scrive oggi che per la stessa situazione della Puglia dovrebbero restare invece in arancione Calabria, Sicilia e Basilicata, che avrebbero incidenza dei casi ed Rt in regola per essere promosse in giallo, ma devono sottostare alla regola che impone di permanere nella fascia delle misure più restrittive per almeno due settimane prima di essere promosse nella fascia più “permissiva”. Per quanto riguarda la Basilicata, il territorio lucano è in arancione dallo scorso 16 marzo, ma sono 12 i comuni che saranno in zona rossa fino al 2 maggio. Da venerdì scorso, quando l'Rt era schizzato a 1.24, il secondo più altro, la regione ha vissuto giorni da "montagne russe", tra rassicuranti cali e nuove, preoccupanti impennate di contagi. L'ultima riferita ai dati di ieri, con 170 positivi e ulteriori tre decessi, ma anche con sole sei persone ricoverate nelle terapie intensive.

.Secondo l'agenzia di stampa Agi invece tornerà probabilmente in zona arancione la Sardegna, dopo tre settimane di rosso: i dati erano da arancione già la scorsa settimana (Rt a 0,97, anche se con rischio alto). Se lo fossero, come probabile, anche nel report di domani (negli ultimi 7 giorni i casi sono in calo del 16% e l'incidenza e' a 108 casi per centomila abitanti) la "promozione" in arancione e' scontata. Il suo posto come unica regione "rossa" potrebbe quindi essere preso proprio dalla Valle d'Aosta, oggi in arancione, con numeri preoccupanti soprattutto in termini di incidenza, 247 casi per centomila, a un soffio dalla soglia dei 250 che fa scattare il rosso in automatico. Dovrebbero essere confermate, dopo una settimana di ulteriore seppur lenta discesa dei contagi, tutte le altre Regioni in giallo: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, PA

Intanto migliora l'incidenza nazionale dei casi che da 152 scende a 148 ogni 100mila abitanti, mentre l’Rt sembra calare sotto lo 0,80. Ieri, comunque, con altri 14.320 casi registrati dal bollettino del ministero della Sanità su dati della Protezione Civile si è superato il muro dei 4 milioni di contagiati da inizio pandemia. E si registrano altri 288 morti, che portano il totale delle vittime a 120.544. 

L'ordinanza del 30 aprile e il primo week end di zona gialla l'1 e il 2 maggio

Nel frattempo nei prossimi tre giorni 47 milioni di italiani avranno la possibilità di tornare a spostarsi tra le regioni gialle, ma anche di raggiungere le altre zone avendo con sé il green pass, il documento che certifica l'avvenuta vaccinazione o, eventualmente, la negatività al tampone nelle 48 ore precedenti il viaggio. Proprio per questo nelle ultime ore sono state segnalate file per sottoporsi al test e ottenere il certificato. Sulle strade saranno comunque intensificate le attività delle forze dell'ordine che solo nelle ultime 24 ore hanno controllato oltre 101 mila persone, con 881 sanzioni e 4 denunce. Dopo la seconda Pasqua in lockdown e un Natale in zona rossa, l'Italia torna a sperare, seppur con un invito generale a rispettare le norme, su tutte il distanziamento e l'obbligo della mascherina. 

E infatti lunedì 26 aprile è stato il primo giorno di zona gialla per 15 regioni italiane, segnando in qualche modo un significativo spartiacque per la ripartenza del settore del turismo, ma anche per quello dei trasporti, ad esso strettamente collegato. La voglia di ricominciare a viaggiare è innegabile, lo dimostrano i dati rilevati da Trainline, app leader per viaggiare in treno e pullman in Europa: già nel weekend precedente le riaperture, da venerdì 23 a domenica 25 aprile, la piattaforma ha visto un aumento del 106% per prenotazioni di biglietti del treno per la settimana in corso, dal 26 aprile al 2 maggio rispetto a tre settimane prima, periodo di zona rossa o arancione per tutta l'Italia.

Tornano aperti anche i musei, seppur su prenotazione, con teatri e cinema che stanno piano piano riaprendo il sipario. A Roma tornano accessibili le Terme di Caracalla, la Villa di Livia e l'Arco di Malborghetto. A Bologna, invece, i sindacati tornano in piazza Maggiore per la festa del Primo Maggio dopo lo stop forzato del 2020. Il Comune di Milano, invece, ha deciso per sabato l'apertura straordinaria delle mostre allestite a Palazzo reale, al Pac e al Mudec, il museo delle culture. I musei civici, che saranno chiusi il primo maggio, apriranno invece domenica 2. Gli italiani ne approfitteranno anche per le gite fuoriporta, come dimostrano le prenotazioni per luoghi turistici e le isole.

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