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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il monitoraggio

L'Rt scende a 0,78: tutta Italia in zona gialla da lunedì (e la zona bianca è dietro l'angolo)

L'indice Rt è sotto l'1 in tutte le regioni e a livello nazionale cala rispetto allo 0.86 della scorsa settimana. In discesa anche l'incidenza (è il dato rispetto a ieri) il cui valore è a 66 casi su 100 mila abitanti rispetto ai 96 della scorsa settimana. Oggi tutte le regioni diventeranno gialle (mancava solo la Valle d'Aosta): lo conferma Speranza. Poi giugno sarà il mese nel quale progressivamente tutte le regioni andranno in bianco

"Il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia Covid-19 ha firmato la nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da lunedì 24 maggio: tutte le Regioni e Province autonome sono in area gialla.

Coronavirus, il bollettino di oggi venerdì 21 maggio 

"È il risultato delle misure adottate finora - spiega il ministro Speranza - del comportamento corretto della stragrande maggioranza delle persone e della campagna di vaccinazione".

L'Italia vede la luce in fondo al tunnel: scende ancora l'Rt nazionale che arriva a 0.78 rispetto allo 0.86 della scorsa settimana. Giugno sarà il mese nel quale progressivamente tutte le regioni dovrebbero via via passare in zona bianca. Dal 21 giugno tutta l'Italia dovrebbe essere "in bianco".

Rt oggi 0,78: l'incidenza scende a 66 casi su 100 mila abitanti

Il valore Rt è quindi ben al di sotto del valore 1 anche nel limite superiore. In discesa anche l'incidenza (è il dato rispetto a ieri) il cui valore è a 66 casi su 100 mila abitanti rispetto ai 96 della scorsa settimana. Sono i dati del monitoraggio settimanale sull'andamento del Covid in Italia, ora all'esame della cabina di regia, che saranno presentati nel pomeriggio. 

Soltanto la Provincia autonoma di Bolzano riporta una allerta di resilienza. Nessuna Regione o Provincia autonoma riporta molteplici allerte. L'Rt è sotto l'1 in tutte le regioni e quindi assistiamo a una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno. Significa che tutte sono "classificate a rischio basso". L’Rt - lo ricordiamo -  ci dice quante persone possono essere contagiate da una sola persona in media e in un certo periodo di tempo in relazione all’efficacia delle misure restrittive - come le zone gialle - volute dal governo per frenare l'avanzata del virus. Non è altro che un tasso di contagiosità che ci spiega quanto è contagioso il virus dopo l’applicazione delle restrizioni.

Fino a metà giugno conviveranno i due sistemi di monitoraggio. Quello vecchio, basato su Rt e rischio, e quello nuovo, basato su incidenza e soprattutto sui ricoveri negli ospedali. La regola vuole che comunque le Regioni stiano nello scenario con meno restrizioni se i due criteri diano risultati diversi. Non è il caso di questa settimana. Infatti tutte le Regioni sono in zona giallo in base ad entrambi i sistemi di calcolo.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è molto al di sotto della soglia critica (19 per cento), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 2.056 (11/05/2021) a 1.689 (18/05/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (19 per cento). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 14.937 (11/05/2021) a 11.539 (18/05/2021).

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Meno casi, meno tamponi, meno ricoveri: gli ultimi dati

Il monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE di ieri rileva nella settimana 12-18 maggio 2021, rispetto alla precedente, una diminuzione di nuovi casi (43.795 vs 63.409) e decessi (1.215 vs 1.544) (figura 2). In calo anche i casi attualmente positivi (315.308 vs 363.859), le persone in isolamento domiciliare (302.080 vs 346.866), i ricoveri con sintomi (11.539 vs 14.937) e le terapie intensive (1.689 vs 2.056). "Continua la riduzione dei nuovi casi settimanali – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione – che dimostra come gli effetti ottenuti grazie a 6 settimane di restrizioni stiano lasciando gradualmente il posto ai primi risultati della campagna vaccinale. Si rileva tuttavia una riduzione dei tamponi (-15% di persone testate rispetto alla settimana precedente), segno di un allentamento dell’attività di testing".

Tutte le Regioni confermano un trend in riduzione:  "Ancor più netta – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione GIMBE – la riduzione della pressione ospedaliera che riflette l’effetto dei vaccini sulle categorie più a rischio".

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