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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Per l'eredità di Papa Ratzinger spuntano nuovi cugini, l'esecutore testamentario: "Ho bruciato le lettere"

Si pensava che i cugini fossero due, invece sono cinque. Ora, il segretario storico di Ratzinger, Georg Gaenswein, dovrà contattarli per cheidere loro se accettano o meno l'eredità

Si complica l'eredità di Joseph Ratzinger, Papa Benedetto XVI, scomparso il 31 dicembre scorso. Sono spuntati dei nuovi cugini che entrerebbero di diritto nel suo testamento, come rivelato dal segretario storico di Ratzinger, Georg Gaenswein. Ora, saranno loro a dover dire se accettano o meno il lascito. "Questo per me è stato interessante", ha detto Gaenswein rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di una messa celebrata nella chiesa romana di Casal Bertone, intitolata proprio al cardinale Ratzinger. "Io pensavo che avesse due parenti, due cugini, ma sono cinque cugini - svela il segretario storico dell'ex pontefice -. Ora per la legge, devo scrivere ai cugini che sono i parenti più vicini, e devo dire anche per legge: accettate l'eredità o non l'accettate?". 

Le lettere bruciate

Monsignor Georg Gaenswein si è recato nella parrocchia di Santa Maria Consolatrice, a Casal Bertone, nel quadro dell'esecuzione del lascito testamentario del Pontefice tedesco. Ratzinger, infatti, aveva disposto di donare una sua preziosa talare alla chiesa romana di cui, da cardinale, era titolare. A conclusione della messa, l'arcivescovo è anche tornato sulle polemiche seguite alle sue esternazioni nel frangente della morte di Benedetto XVI, sostenendo di essere stato vittima di "fake news".

Su Papa Francesco, Ganeswein ha riferito di alcuni colloqui che i due hanno avuto: "Abbiamo avuto un colloquio paterno, di circa 25, 30 minuti, l'ho messo al corrente delle pratiche testamentarie, ci vorranno ancora almeno tre settimane. Su di me, lui ha detto che non ha ancora deciso, c'è un po' di tempo per riflettere", ha riferito Gaenswein.

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Quanto alle lettere private, già al momento della scomparsa del Papa emerito monsignor Gaenswein riferì di averle bruciate su indicazione dello stesso Ratzinger. "Un peccato? Sì, anche io glielo dissi ma lui mi ha dato questa indicazione: nessuna scappatoia", ha detto Gaenswein. Scritti inediti non ne sono rimasti, "io non ho più niente in mano, l'ultimo testo è "Che cosa è il cristianesimo".

Cosa cambia per l'eredità di Ratzinger

Il segretario storico di Papa Ratzinger ha poi precisato che le novità sul testamento "non sono cose che riguardano il copyright - ha chiarito - tutto ciò che c'entra con i libri, ciò che c'entra con il suo lavoro intellettuale è già tutto chiarito. Riguardo a questi eredi, sarebbe se rimane qualcosa sul conto alla fin fine sarebbe questo", ha spiegato, "mentre le cose personali sono quasi tutte da regalare". 

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Dunque, gli ultimi sviluppi sull'eredita di Ratzinger riguardano le somme liquide rimaste sul conto personale del Papa Emerito: "Se rimane qualcosa sul conto, alla fin fine sarebbe questo", ha spiegato Gaenswein. D'altronde, una parte delle somme dei diritti d'autore, in particolare, è destinata alla "Fondazione vaticana Joseph Ratzinger - Benedetto XVI", fondata nel 2010. 

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