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Giovedì, 25 Aprile 2024
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L'infermiera colpita da paralisi di Bell dopo il vaccino Covid: "Non allarmatevi, ecco perché"

La donna è stata ricoverata nel reparto di Neurologia dell’ospedale Mazzini per una paresi facciale (assolutamente reversibile) dovuta a una disfunzione del VII nervo cranico

Un'infermiera italiana ha avuto un disturbo al nervo facciale dopo aver ricevuto il vaccino Pfizer contro il Covid. La reazione avversa ha copito una donna di Teramo. La donna è stata poi ricoverata nel reparto di Neurologia dell’ospedale Mazzini per quella che è nota come la “paralisi di Bell”, ovvero una paresi facciale dovuta a una disfunzione del VII nervo cranico.

Teramo: paralisi di Bell dopo il vaccino Covid

Si sviluppa in pratica una incapacità di controllare i muscoli del viso, dal lato colpito. L'infermiera è stata colpita in forma lieve. La Asl teramana ha tranquillizzato in ogni caso riguardo alle sue condizioni e, soprattutto, spiegato perché non è necessario allarmarsi. Le condizioni della donna sono “buone” e il ricovero, spiega il direttore sanitario Maurizio Brucchi al quotidiano locale Il Centro, è stato disposto “più per ragioni cliniche di approfondimento e di studio che per la patologia”. Nessuna preoccupazione per le condizioni della donna

Che cos'è nel dettaglio la paralisi di Bell? Come ha spiegato Brucchi, è “una complicanza prevista nella somministrazione di tanti altri farmaci per altro con una casistica irrilevante e che si manifesta con una forma assolutamente reversibile”. In regione è la seconda reazione avversa. Che questo tipo di inconveniente potesse riguardare le persone a cui viene somministrato il vaccino Pfizer-Biontech era stato già ampiamente spiegato dall’Agenzia italiana del farmaco nel documento con il quale chiariva tutti i 35 dubbi.

“Le reazioni avverse osservate più frequentemente (più di 1 persona su 10) nello studio sul vaccino Pfizer sono stati in genere di entità lieve o moderata e si sono risolte entro pochi giorni dalla vaccinazione”. Tra queste figuravano, oltre a dolore e gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre, anche la debolezza nei muscoli di un lato del viso (paralisi facciale periferica acuta). “Si è verificata raramente, in meno di 1 persona su 1000″, notava l’Aifa.

A oggi in Italia sono state somministrate più di 600mila dosi di vaccino e non si sono verificate reazioni avverse gravi.

Paralisi di Bell: caso simile qualche giorno fa a L'Aquila

Qualche giorno fa un operatore sanitario dell'ospedale dell'Aquila a poche ore dalla somministrazione del vaccino, aveva manifestato la medesima disfunzione del nervo che regola i muscoli facciali, meglio nota come paralisi di Bell. Le condizioni cliniche del paziente non destano preoccupazione alcuna, perché si tratta di una disfunzione non grave, che scompare da sola in breve tempo, con una completa guarigione funzionale.

Casi analoghi sono stati segnalati nel Documento sul vaccino del 10 dicembre 2020 della Food and Drug Administration (Agenzia Americana del Farmaco), che riporta di 4 persone, che hanno ricevuto il vaccino, tra gli oltre 43.000 partecipanti allo studio. Nel Documento, a pag. 38, si riporta come il tasso di tali casi coincide con l'incidenza di tale sindrome tra la popolazione generale e che non c'e' una base chiara per stabilire una relazione causale in questo momento, raccomandando di sorvegliare i casi man mano che viene inoculato il vaccino in popolazioni piu' ampie. 

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