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Venerdì, 19 Aprile 2024
Favorevoli e contrari

Perché il passaporto vaccinale non piace a tutti gli italiani

Secondo un sondaggio, il 28,2% lo considera discriminatorio mentre il 15,9% è favorevole ma solo se a tutti sarà offerto il vaccino. E tra i favorevoli c'è chi mette qualche paletto

Il green pass, il passaporto vaccinale che permette alle persone di spostarsi tra regioni di diverso colore, non piace a tutti gli italiani: il 28,2% lo considera discriminatorio mentre il 15,9% è favorevole ma solo se a tutti sarà offerto il vaccino. Tra i favorevoli c'è chi mette qualche paletto: il 6,4% si dice d'accordo ma solo per viaggiare e andare in luoghi affollati come stadi e concerti, l'8% lo vuole solo per muoversi all'estero e tra regioni rosse e arancioni e il 6,5% direbbe di sì ma solo per i viaggi esteri. Il 33,3% degli intervistati promuove il pass vaccinale così come è stato pensato. È quanto emerge dal sondaggio settimanale realizzato da Termometro Politico tra il 27 e il 29 aprile.

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A che punto siamo col passaporto vaccinale?

Il certificato verde Covid-19 per spostarsi tra regioni rosse e arancioni è entrato ufficialmente in vigore il 26 aprile scorso, come deciso dal decreto riaperture del governo Draghi. Ma il pass vaccinale in realtà al momento non esiste, per la bocciatura del garante della privacy e per la decisione dei medici di famiglia di non rilasciare certificati a chi non è più contagiato, con tutte le conseguenze immaginabili e non immaginabili per la stagione turistica in arrivo. Secondo il decreto riaperture, il certificato verde per spostarsi tra regioni si rilascia in presenza di almeno una di queste tre condizioni: 

  • il certificato di avvenuta vaccinazione: per ottenerlo bisogna aver completato il ciclo con la seconda dose, ad eccezione del siero Johnson&Johnson di cui ne basta una;
  • l'esito negativo nelle ultime 48 ore di un test anche rapido: tampone molecolare o antigenico;
  • il certificato di avvenuta guarigione da covid entro i sei mesi più recenti.

Sul tema del passaporto vaccinale oggi ci sono sviluppi da Bruxelles. Il green pass per permettere di muoversi e viaggiare in sicurezza all'interno dei territori dell'Ue sarà operativo dal primo giugno dopo una fase di sperimentazione che inizierà dal 10 maggio con un primo gruppo di sedici Paesi, tra cui l'Italia. Gli altri Paesi in cui tra pochi giorni comincerà la fase di test sono Francia, Malta, Olanda, Lussemburgo, Estonia, Svezia, Croazia, Bulgaria, Spagna, Lituania, Germania, Repubblica Ceca, Austria, Islanda e Grecia. Il passaggio successivo prima dell'entrata in vigore del nuovo sistema di pass sarà l'approvazione da parte degli Stati membri, prevista per la fine di giugno. Ma quando arriverà la firma del Consiglio Ue l'infrastruttura tecnica sarà già pienamente funzionante, assicurano dalla Commissione. Ne abbiamo parlato qui
 

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