Perché non si trovano camerieri in Italia?
A Roma ci siamo finti caccia di un impiego per capire come mai gli addetti al settore ristorazione sono così introvabili. Lavoro in nero e contratti precari le offerte raccolte
Mancano aiuto cuochi e camerieri, dicono ristoratori e grandi chef come Alessandro Borghese. Filippo La Mantia a ruota. Ma qual è il vero motivo? Per capirlo abbiamo provato a farci assumere anche noi in diversi ristoranti, trattorie e osterie romane in cerca di personale. Ci hanno chiesto turni di almeno 7 ore per 5 o 6 giorni la settimana (weekend inclusi) per stipendi dagli 800 ai 1100 euro al mese. Quando non si lavora in nero il contratto dura da 1 a 6 mesi, e per guadagnarselo bisogna pure superare un periodo di prova.
Delusi dai ristoranti abbiamo fatto un colloquio anche in un lussuoso hotel nel centro di Roma. Ma anche qui, le paghe non sono certo a 4 stelle: 7 euro l’ora, lordi. Secondo le stime di Fiepet-Confesercenti, il settore della ristorazione dà oggi lavoro a poco meno di 90.000 addetti. Sempre secondo l'associazione mancano all'appello rispetto al 2019, anno pre Pandemia 8000 lavoratori.
Il contratto di riferimento del settore è quello nazionale del turismo, datato gennaio 2018. Nelle offerte scandagliate da RomaToday le retribuzioni dovrebbero essere le seguenti: per un quinto livello, quello che inquadra un cameriere ai tavoli, lo stipendio dovrebbe essere di 1.454 euro lordi; per un quarto livello, cameriere che ha responsabilità di un settore, si sale a 1.551 euro lordi; per un responsabile di sale invece retribuzione di 1.643 lordi.