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Giovedì, 25 Aprile 2024
La strategia

I punti vaccinali, le dosi da accantonare e il problema del trasporto: il piano vaccini del commissario Figliuolo

Riunione tra governo, Protezione civile ed enti locali. Il generale scelto da Draghi garantisce che si farà carico di aumentare i centri per la somministrazione e dei rinforzi sanitari e organizzativi. L'idea di un fondo di solidarietà per le regioni in cui il virus si propaga più velocemente. In Italia è in arrivo una grande quantità di dosi, ma la somministrazione procede ancora con lentezza

Addio progetto primule. I padiglioni a forma di fiore che avrebbero dovuto far rinascere l'Italia occupando le piazze delle città per vaccinare la popolazione sono stati accantonati dal nuovo governo. Le primule non sbocceranno, né adesso né a primavera. Abbiamo perso tempo e forse anche soldi. Ora che Domenico Arcuri non è più commissario straordinario all'emergenza coronavirus, sarà il generale dell'Esercito Francesco Paolo Figliuolo - scelto da Mario Draghi - a doversi occupare della campagna vaccinale che procede con qualche intoppo e lentezza di troppo. 

In che modo? Un approccio pragmatico e una volontà d'azione rapida si contrappongono agli annunci pomposi della gestione precedente. I punti vaccinali per la somministrazione vanno incrementati usando ogni possibilità: siti produttivi, asset della Protezione civile e forze armate, ha detto oggi il neo commissario all'emergenza covid intervenendo alla riunione sul piano vaccinale. Il nuovo governo pensa a caserme e hangar, qualsiasi posto già esistente pronto all'uso, da allestire come centro di vaccinazione più velocemente possibile. Anche perché con le nuove varianti che corrono bisogna fare in fretta.

Al summit sul piano vaccini anti-Covid 19 in videoconferenza, durato circa tre ore, hanno partecipato oltre ai ministri Gelmini (Affari regionali e autonomie) e Speranza (Salute) e al commissario Figliuolo anche i presidenti di regione e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. Si tratta di un primo confronto per ottimizzare la campagna di somministrazioni, centralizzando e uniformando le scelte sulle categorie da vaccinare. All'incontro erano presenti anche il presidente dell'Associazione dei comuni (Anci) Antonio Decaro e quello dell'Unione delle province (Upi) Michele de Pascale.

Il problema del trasporto e l'idea di un fondo di solidarietà per le regioni

Il commissariato all'emergenza si farà carico di aumentare i centri vaccinali e dei rinforzi sanitari e organizzativi, tenendo conto che è in arrivo in Italia una grande quantità di dosi di vaccini e che il problema, a detta di Figliuolo, è il trasporto "nell'ultimo miglio" sul territorio e la gestione dei punti di somministrazione. Secondo il ministro della Salute Roberto Speranza va istituito un fondo di solidarietà per la campagna vaccinale.

Questa la proposta fatta dal ministro: "Si potrebbe accantonare l'1-2 % da ciascuna consegna per la creazione di riserve da utilizzare con strategia reattiva nelle zone in cui il virus si propaga con maggiore forza e rapidità, anche a causa delle varianti". Un'idea avallata anche dal commissario Figliuolo. "Se ci sono regioni che hanno difficoltà dobbiamo intervenire", avrebbe sottolineato il generale, confermando l'esigenza di uno stretto coordinamento con le regioni.

"Per accelerare la vaccinazione di massa ci vogliono i sieri, i luoghi adatti e personale che li somministri. Ci preoccupano i tempi della campagna di massa. La pressione dei cittadini che aspettano il loro turno è giustamente forte. Ma la somministrazione procede ancora con lentezza", ha detto il presidente dell'Anci Antonio Decaro. "Chiediamo - ha aggiunto Decaro - una regia unica nazionale per individuare le strutture adatte come gli auditorium, le palestre, i palazzetti dello sport. Serve un criterio unico, valido per tutto il Paese, che stabilisca la cronologia delle categorie dei cittadini da vaccinare. Si chieda uno sforzo straordinario a tutti gli operatori sanitari a partire dai medici di medicina generale che possono svolgere un ruolo strategico in questo momento per la loro presenza capillare sul territorio".

AstaZeneca e le dosi alle regioni in base alla popolazione

Nel corso della riunione, inoltre, è stata illustrata da Speranza la richiesta di estendere l'utilizzo di AstraZeneca anche per gli over 65, mentre il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca ha richiamato la necessità di riequilibrare entro fine marzo la fornitura di dosi in base alla popolazione residente, secondo quanto riferito da fonti che hanno assistito all'incontro. Il governatore ha ricordato un accordo in tal senso siglato dalla Conferenza delle regioni nei mesi scorsi.

La ministra Mariastella Gelmine ha invece posto l'attenzione su una categoria in particolare: "Dobbiamo in questa fase rivolgere un'attenzione particolare a tutti quei nostri connazionali che vivono una situazione di disabilità e dobbiamo proteggerli, insieme alle loro famiglie, che hanno pagato un prezzo durissimo ai lockdown. Dobbiamo proteggere gli operatori per esempio delle case famiglia che accolgono persone con disabilità e si prendono cura di queste persone - ha aggiunto -. Abbiamo il dovere morale di mettere in sicurezza quanto prima questi nostri concittadini".

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La ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini (C), il commissario all'emergenza, generale Francesco Figliuolo (D), e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio (S), durante la riunione sul piano vaccini anti-Covid 19 al Ministero Affari Regionali a Roma, 5 marzo 2021. ANSA/MINISTERO AFFARI REGIONALI 
 

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