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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il risarcimento danni

Ponte Morandi, rinviati a giudizio tutti gli imputati

Il processo per accertare le responsabilità penali inizierà il 7 luglio. Intanto questa mattina il Gup ha accolto il patteggiamento di Autostrade e Spea: usciranno dal procedimento versando circa 30 milioni di euro

Sono stati rinviati a giudizio i 59 imputati nel procedimento sul crollo del Ponte Morandi tra cui anche l'ex amministratore delegato di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci. Lo ha deciso il giudice per l'udienza preliminare Paola Faggioni. Il crollo del cavalcavia, avvenuto il 14 agosto 2018, fece 43 vittime. Il processo inizierà il 7 luglio prossimo. Gli imputati sono gli ex vertici di Aspi e Spea (la società che si occupava delle manutenzioni), i dirigenti del ministero delle Infrastrutture e del Provveditorato che secondo l'accusa non controllarono la società e lo stato delle opere. Le accuse, a vario titolo, vanno dal disastro colposo all'omicidio colposo plurimo, dall'attentato alla sicurezza dei trasporti al crollo doloso, fino all'omicidio stradale, alla rimozione dolosa di dispositivi di sicurezza e al falso. Secondo l'accusa, buona parte degli indagati immaginava che il ponte sarebbe potuto crollare ma non fecero nulla per evitarlo, puntando al massimo risparmio nelle manutenzioni per garantire più alti dividendi ai soci.

''Siamo molto soddisfatti, per mandare a processo tutti e 59 gli imputati vuol dire che la Procura ha lavorato bene''. Così Egle Possetti, presidente del Comitato Ricordo vittime ponte Morandi, ha commentato all'Adnkronos la decisione del Gup. 

I legali di Castellucci: "Il teorema accusatorio cadrà nel processo"

''Le vittime vanno tutelate, gli innocenti vanno protetti. Finora questo processo si è rifiutato di proteggere gli innocenti. Se il dibattimento sarà, come noi confidiamo, l'inizio di un processo giusto, il teorema accusatorio del pm nei confronti dell'ingegner Castellucci si confermerà essere una foglia d'autunno: gialla, tremula, che sta per cadere e cadrà''. E' quanto dichiarano gli avvocati Guido Carlo Alleva e Giovanni Paolo Accinni, legali dell'ex ad di Atlantia Giovanni Castellucci, commentando il rinvio a giudizio per il crollo del Ponte Morandi.

''Non avevamo dubbi su questo esito, purtroppo scontato. Il giudice - proseguono gli avvocati - ha lungamente letto le ordinanze con le quali ha ritenuto di respingere le eccezioni processuali che sono state sollevate dalle difese. Riteniamo che le ragioni alla base delle eccezioni sollevate siano rimaste inalterate e che i problemi processuali che si sono manifestati restino e saranno sicuramente oggetto di altre discussioni''. Per i legali: ''Ora ci sarà il dibattimento e auspichiamo che tutto si possa svolgere secondo il principio del giusto processo, in pieno contraddittorio tra accusa e difesa. Se sarà cosi molte cose emergeranno e riequilibreranno, finalmente, la visione dei fatti che pare oggettivamente oggi a senso unico''.

Accolto il patteggiamento di Autostrade e Spea

Intanto questa mattina è stato accolto il patteggiamento di Autostrade e di Spea, e della sua società controllata Spea (che si occupava delle manutenzioni), nell'ambito del procedimento per le responsabilità civili sui fatti di Genova. Secondo le prime informazioni le due società pagheranno circa 30 milioni uscendo dal processo. La procura aveva dato parere favorevole al patteggiamento. A metà dicembre il Gup Faggioni aveva invece accolto la richiesta di esclusione presentata da Anas e dal ministero delle Infrastrutture (Mims), gli altri due soggetti che erano stati citati come responsabili civili nelle precedenti udienze.

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