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Giovedì, 25 Aprile 2024
Le grandi opere

Salvini, il Ponte sullo Stretto e Mattarella come scudo: "Chi ha dubbi chieda al Colle"

Il decreto al vaglio del Senato dopo il sì della Camera. Il ministro assicura: "Centomila posti di lavoro". Per rispondere alle opposizioni tira in ballo il Capo dello Stato. Cita anche i maestri del Rinascimento

Un Paese che "osa", che apre i cantieri, che "smette di dire 'No'" e crea lavoro. Questo il ritratto dell'Italia secondo il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Il vicepremier oggi 24 maggio si presenta al Senato pronto a incassare un voto destinato a restare negli annali: quello del (probabile) sì al decreto per il Ponte sullo Stretto di Messina. L'aula è chiamata al voto finale, dopo l'approvazione del testo da parte della Camera. 

Il decreto deve essere convertito in legge entro martedì 30 maggio."Oggi - dice Salvini ostentando fiducia - sarà una grande giornata non solo per la Sicilia e la Calabria, ma per tutta l'Italia, io sono orgoglioso di essere umile e operaio, poi faranno il loro lavoro gli ingegneri. Oggi parte un percorso che sarà lungo, questo sarà il ponte a campata unica più lungo del mondo, viva il ponte".

"Chi ha dubbi si rivolga al Colle"

Ad accendere la polemica non è solo il ragionamento sull'opera in sé, ma il riferimento che Salvini fa al presidente della Repubblica. "Il decreto (del Ponte, ndr) è stato emanato dal presidente Sergio Mattarella, se avete dubbi di costituzionalità rivolgetevi al Colle, che ha tutti gli elementi di garanzia", dice Salvini in riferimento alle pregiudiziali di costituzionalità, presentate in Aula dalle opposizioni (e bocciate). 

Un riferimento al Capo dello Stato che non è piaciuto al Pd. "Non si cita il presidente della Repubblica per usarlo come clava contro le opposizioni e non si cita per dire una cosa che non sta in piedi", replica il senatore Dario Parrini, che aggiunge: "Il fatto che una legge sia promulgata dal presidente della Repubblica e firmato da lui non impedisce che quell'atto successivamente possa essere portato all'attenzione della Corte costituzionale che esercita il controllo sulle leggi. Altrimenti non avrebbe senso di esistere".  

"Il Ponte darà il senso a tutto il resto"

Nelle parole di Salvini il Ponte sullo Stretto è un punto fermo, la chiave di un sistema intero. "Noi ragioniamo d'insieme, facciamo il Ponte che dà il senso a tutto il resto", sottolinea Salvini. "Il Ponte da solo non serviva, senza strade, se finalmente si muove tutto il resto.... Anche le strade per salire sul ponte e scenderci sono previste", ironizza il leader della Lega applaudito dai suoi. "Gli italiani hanno scelto il governo dei sì, in democrazia ci hanno chiesto di passare dalle parole ai fatti", dice con riferimento alle elezioni.

salvini al senato

I ministri come gli artisti del Rinascimento?

"Sul ponte bisogna osare - rincara la dose Salvini - L'Italia è la patria del Rinascimento. Se Michelangelo, Raffaello, Leonardo da Vinci non avessero osato e se fossero passati da una commissione costi-benefici, oggi non avremmo quello che hanno fatto loro. Penso alle chiuse sui Navigli pensate da Leonardo. Con i 5 Stelle non ci sarebbero state, avrebbero detto: 'questo è un matto'. Oppure non avremmo l'Autostrade del sole che per fortuna è stata fatta". 

"Con il Ponte centomila posti di lavoro"

Salvini poi si lancia e snocciola numeri e date: Le stime parlano, nell'arco del tempo, a lavorazione ultimata, di 100.000 posti di lavoro vero, fra Sicilia e Calabria. Non redditi di cittadinanza dati una tantum ma 100.000 posti di lavoro vero, fra Sicilia e Calabria".

L'obiettivo è "aprire i cantieri nell'estate del 2024. Facciamo un ponte perché ci passino sopra auto, bus e treni e poi - lo dicono ingegneri, architetti, geologi - sotto il ponte le navi ci passeranno. L'altezza di 65 metri lo permette. Pensate voi, siamo una maggioranza curiosa che vuole un ponte su cui sopra passano auto e treni e, sotto, le navi". 

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