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Venerdì, 19 Aprile 2024
La decisione / Italia

L'Italia chiude i suoi porti alle navi russe (ma non se trasportano petrolio)

Il nostro Paese recepisce una ordinanza dell'Ue, le autorità potranno fare delle eccezioni per scopi umanitari ma anche per l'acquisto di idrocarburi, farmaci e altri materiali ritenuti necessari

Da domani le navi battenti bandiera russa non potranno più attraccare ai porti italiani, ma saranno possibili eccezioni per quelle che trasportano petrolio e gas, farmaci e altri materiali esclusi dalle sanzioni europee, nonché per scopi umanitari. Lo stabilisce una circolare del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto Guardia Costiera che recepisce e applica il Regolamento dell'Unione europea sulle sanzioni alla Russia dello scorso 8 aprile.

La circolare Ue

Il divieto vale anche nei confronti delle navi che abbiano cambiato la propria bandiera, da russa a qualsiasi altra nazionalità, dopo il 24 febbraio. Alla luce dei chiarimenti della Commissione europea, precisa la circolare, le navi russe potranno restare in porto fino al completamento delle proprie attività commerciali, momento in cui dovranno lasciarlo. Il divieto non si applica, recita l'ordinanza comunitaria dell'8 aprile, "nel caso di una nave che necessita di assistenza alla ricerca di riparo, di uno scalo di emergenza in un porto per motivi di sicurezza marittima, o per salvare vite in mare".

Le eccezioni

Inoltre le autorità competenti potranno autorizzare una nave ad accedere a un porto, "alle condizioni che ritengono appropriate", se questo è necessario per "l'acquisto, l'importazione o il trasporto nell'Unione di gas naturale e petrolio, compresi i prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, titanio, alluminio, rame, nichel, palladio, minerali di ferro, nonché taluni prodotti chimici e ferrosi elencati", e anche "l'acquisto, l'importazione o il trasporto di prodotti farmaceutici, medici, agricoli e alimentari, compreso il frumento e i fertilizzanti la cui importazione, il cui acquisto e il cui trasporto sono consentiti ai sensi della presente decisione", e ancora "scopi umanitari", "il trasporto di combustibile nucleare e altri beni strettamente necessari al funzionamento delle capacita' nucleari civili" oppure "l'acquisto, l'importazione o il trasporto nell'Unione di carbone e altri combustibili fossili solidi".

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