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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Dottoressa del Pronto Soccorso su Fb: "I migranti andrebbero annegati a largo"

Il post era stato poi condiviso su Twitter da Selvaggia Lucarelli. Il legale della dottoressa: "Non l'ha scritto lei"

E' scattato il procedimento disciplinare per la dottoressa umbra che avrebbe scritto su Facebook un post nel quale sosteneva che i migranti (definiti "quattro negracci con Nike e tute firmate e trippe piene") "andrebbero annegati a largo". 

Il post, condiviso sulla pagina facebook "Doctorsinfuga", che conta 40mila iscritti, era stato segnalato all'attenzione di Selvaggia Lucarelli, che lo aveva poi rilanciato su Twitter (mentre intanto il profilo Facebook della dottoressa è stato oscurato).

post dottoressa contro migranti selvaggia lucarelli twitter-5

Io credo che i diritti umani siano quelli dei poveri anziani abbandonati, o, vuoi parlare di africani, quei poveri bambini che muoiono di fame davvero, denutrici, cachettici. Non esistono diritti umani per quattro negracci che ci invadono e arrivano con Nike e tute firmate e trippe piene, so con la scabbia ma per chissà quali violenze perpetuate. Solo un errore viene ad ora commesso: andrebbero annegati al largo 

La dottoressa in questione lavora al Pronto Soccorso dell'ospedale di Spoleto e come riporta il Messaggero Umbro a suo carico la Asl ha avviato un procedimento disciplinare.  "Abbiamo ricevuto la segnalazione - ha detto al quotidiano il direttore dell'ospedale di Spoleto Luca Sapori - e l'azienda ha subito avviato un procedimento disciplinare. Espressioni del genere non sono certamente accettabili, ora se ne occuperà l'apposita Commissione". La notizia su PerugiaToday

Il legale della dottoressa: "Non l'ha scritto lei"

"Sporgeremo denuncia, sia per cercare di risalire a chi abbia rubato l'identità della mia cliente e abbia scritto il post sui migranti sia perché dalla pubblicazione di quel commento la dottoressa è stata bersagliata di minacce di ogni tipo, anche di morte e dobbiamo tutelare la sua incolumità". Lo afferma all'Adnkronos l'avvocato Simone Budelli che difende la dottoressa dell'ospedale di Spoleto accusata di aver scritto un post contro i migranti in un gruppo di medici. "Quel post - spiega ancora il legale - non lo ha scritto lei. La dottoressa non ha mai detto quelle cose e comunque quello è un linguaggio che non le appartiene. Qualcuno si è appropriato del suo profilo e ha scritto, lei si è accorta qualche ora dopo perché le sono arrivati una valanga di messaggi di minaccia, intimidazione fisica e psicologica e anche da parte di colleghi, e forse loro sì che hanno violato il codice deontologico".

L'avvocato spiega inoltre che la dottoressa "ha avuto un comportamento irreprensibile in tutti questi anni di lavoro in prima linea al pronto soccorso dove, ovviamente, ha sempre curato tutti, extracomunitari compresi, alcuni dei quali le hanno manifestato solidarietà in queste ultime ore". Quanto al motivo per cui qualcuno potrebbe aver violato l'identità virtuale della 32enne, in servizio a Spoleto da sette anni ma con contratto a tempo determinato, il legale ipotizza che "potrebbe essere stato fatto perché siamo sotto concorso e anche la dottoressa è in lizza per essere stabilizzata". Ad ogni modo, secondo il legale, i contenuti del post, "non violano il codice deontologico". "La mia cliente è stata condannata immediatamente da tutti, qualcuno ha anche strumentalizzato la questione per fini politici, valuteremo come comportarci. Intanto  - conclude - oggi depositeremo le nostre deduzioni alla Usl per il procedimento disciplinare avviato, poi attenderemo le loro decisioni e agiremo di conseguenza".
 

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