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Giovedì, 18 Aprile 2024
il riconoscimento

Premio Nobel per la pace 2022 agli attivisti anti Putin: "Contro gli abusi del potere"

Il riconoscimento al dissidente bielorusso Ales Bialiatski, detenuto senza processo da due anni, e a due organizzazioni per i diritti umani: la russa "Memorial" (messa fuorilegge da Mosca) e quella ucraina "Centro per le libertà civili" che registra i crimini di guerra dell'esercito russo in Ucraina

Il premio Nobel per la pace 2022 è stato assegnato a Ales Bialistski e a due organizzazioni umanitarie, una russa (Memorial) e una ucraina (Center for Civil Liberties) "in onore dell' "impegno in difesa dei diritti umani e del diritto di criticare il potere, di difesa dei diritti dei cittadini per i diritti dei cittadini e contro gli abusi di potere, per aver documentato crimini de guerra", come annunciato dal Comitato per il Nobel a Oslo.

Un premio che quest'anno, segnato dalla guerra in Ucraina e dalla grande paura della guerra nucleare, ha un significato ancora più simbolico. "Il Premio Nobel per la pace non è contro Vladimir Putin, ma in favore del rispetto dei diritti civili" ha spiegato il Comitato Nobel norvegese dopo aver annunciato il conferimento del Premio per la pace, fra gli altri, all'organizzazione Memorial che il Presidente russo ha prima dichiarato come 'agente straniero' e poi costretto a chiudere.

Chi è Bialistski, in carcere senza processo

Con il conferimento del Nobel il Comitato norvegese ha chiesto alla Bielorussia la liberazione del dissidente Ales Beliatski noto per il suo lavoro con il Viasna Human Rights Centre, è già Vice presidente della Federazione internazionale per i diritti umani, incarcerato dal 2020 dopo le manifestazioni di piazza contro Lukashenko.

Ales Bialiatski-2

Come si legge nelle motivazioni del premio "Ales Bialiatski è stato uno degli iniziatori del movimento democratico emerso in Bielorussia a metà degli anni '80. Ha dedicato la sua vita alla promozione della democrazia e dello sviluppo pacifico nel suo Paese d'origine". Le autorità governative hanno ripetutamente cercato di mettere a tacerlo: è stato incarcerato dal 2011 al 2014. E a seguito di manifestazioni su larga scala contro il regime nel 2020 è stato nuovamente arrestato. È ancora detenuto senza processo. "Nonostante le enormi difficoltà personali, Bialiatski non ha ceduto di un centimetro nella sua lotta per i diritti umani e la democrazia in Bielorussia" si legge nelle motivazioni.

Le organizzazioni umanitarie Memorial e Center for Civil Liberties

Il comitato norvegese come detto ha premiato anche due organizzazioni che sono impegnate contro il militarismo e per il rispetto dei diritti civili. Memorial è stata fondata nel 1987 da attivisti per i diritti umani nell'ex Unione Sovietica (tra cui il premio Nobel per la Pace Andrei Sakharov e la sostenitrice dei diritti umani Svetlana Gannushkina, ndr) che volevano garantire che le vittime dell'oppressione del regime comunista non venissero mai dimenticate. Dopo il crollo dell'Urss è diventata la più grande organizzazione per i diritti umani in Russia diventando la fonte più autorevole di informazioni sui prigionieri politici nelle strutture di detenzione russe. Nel dicembre 2021, le autorità hanno deciso che il Memorial doveva essere liquidato con la forza e il centro di documentazione doveva essere chiuso definitivamente. "Gli attori della società civile in Russia sono stati oggetto di minacce, incarcerazioni, sparizioni e omicidi per molti anni. Come parte delle molestie del governo nei confronti di Memorial, l'organizzazione è stata bollata all'inizio come 'agente straniero" ha ricordato il comitato per il Nobel.

L'organizzazione ucraina 'Centro per le liberta' civili' premiata con il Nobel è stata fondato a Kiev nel 2007 allo scopo di promuovere i diritti umani e la democrazia in Ucraina. Dopo l'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022, il Center for Civil Liberties si è impegnato a identificare e documentare i crimini di guerra russi contro la popolazione civile ucraina.  

Premio Nobel per la pace 2022, chi erano i favoriti

Tra i nomi dei possibili vincitori del premio Nobel per la pace 2022 circolati nei giorni scorsi c'era anche quello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Anche se alcuni elementi giocavano contro. Intanto il processo di presentazione delle candidature si è ufficialmente concluso il 31 gennaio, quindi prima che Putin desse l'ordine, il 24 febbraio, di invasione dell'Ucraina. Secondo punto,  anche se costretto da un'invasione si tratta sempre di un leader che in questo momento è in armi.

Non a caso tra i favoriti c'erano anche oppositori al regime di Vladimir Putin, come il direttore dell'Istituto di ricerca per la Pace di Oslo, Henrik Urdal; la leader dell'opposizione bielorussa, Svetlana Tikhanovskaya:  il dissidente russo, Alexei Navalny, attualmente in prigione in Russia dopo essere sopravvissuto negli anni scorsi ad un tentativo di avvelenamento. In lizza anche l'agenzia atomica internazionale, già premiata nel 2005. Si era parlato però anche di Greta Thunberg, la giovane attivista svedese che ha lanciato il movimento globale Fridays for future, che negli ultimi anni figura sempre nella rosa ristretta dei candidati.

I premi Nobel 2022

Il premio Nobel per la letteratura 2022 è stato assegnato ieri alla francese Annie Ernaux. La scrittrice è stata premiata "per il coraggio e l'acutezza clinica con cui svela le radici, gli allontanamenti e i vincoli collettivi della memoria personale". "In 'L'occupazione' (2002) Ernaux analizza la mitologia sociale dell'amore romantico. Sulla base di appunti in un diario che registra il suo abbandono da parte di un amante, confessa e attacca un'immagine di se' costruita su stereotipi. La scrittura diventa un'arma affilata per sezionare la verità", ha spiegato il comitato che assegna il prestigioso premio. 

Il premio Nobel per la Chimica 2022 è stato assegnato a Morten Meldal, K. Barry Sharpless e Carolyn R. Bertozzi "per lo sviluppo della chimica del clic (o chimica a scatto, ndr) e della chimica bioortogonale". Bertozzi, cresciuta a Lexington, in Massachusetts, ha legami con il nostro Paese. Il padre, un fisico nucleare, è nato in Italia, così come tutti i suoi quattro fratelli.

Il Nobel per la Fisiologia e la Medicina 2022 è andato invece al biologo svedese Svante Pääbo, premiato "per le sue scoperte sui genomi degli ominidi estinti e l'evoluzione umana". 

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