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Sabato, 20 Aprile 2024
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Oggi nasceva il Telegiornale italiano: la storia

Per la prima volta le notizie potevano essere guardate e non solo ascoltate o lette

Oggi, nel 1952 nasceva il telegiornale nazionale e da quel momento cambiò radicalmente il mondo dell'informazione. Alla sua nascita il tg era molto improvvisato e in fase di sperimentazione.

Gli albori dell'informazione in televisione

Il 10 settembre 1952 veniva trasmesso il primo telegiornale nazionale segnando l’avvento dell’informazione televisiva. I tratti distintivi del primo tg, tra sperimentazione e improvvisazione, si perfezionarono negli anni fino ad arrivare ai nostri giorni.

Erano le 21:00 quando per la prima volta gli italiani potevano seguire le notizie vedendole, non solo ascoltandole o leggendole. Dalla sede Rai di Milano andarono in onda le immagini della regata storica di Venezia; i funerali del conte Sforza; la campagna elettorale negli Usa; la corrida portoghese; il Gran Premio di Formula 1 a Monza, con la vittoria di Ascari.

Tra le personalità di spicco dell'epoca della tv va ricordato Vittorio Veltroni (padre di Walter Veltroni), considerato, a ragione, uno dei pionieri dell’informazione televisiva di cui purtroppo ha potuto farne parte per un breve periodo morendo nel 1956.

Fino al 1953 il telegiornale andava in onda tre giorni a settimana, il telegiornale in forma regolare, diretto da Veltroni, fu avviato alle 20:45 del 3 gennaio 1954 con una durata di 15 minuti.

Per la prima volta i giornalisti dovevano mostrare con le immagini le notizie che erano sempre stati abituati a scrivere. Le problematiche tecniche, l'assenza di strumenti furono i più grandi limiti inizialmente tra cui anche le "esterne" prima per montare il necessario per una diretta erano necessari tra i 3 e i 4 giorni.

I pionieri dell'informazione si dovettero scontrare anche con alcune gaffe, tra le maggiori va ricordata quella del '53 in occasione del funerale di Stalin, quando per mostrare la cerimonia furono scelte delle sequenze dove si poteva vedere Stalin ancora vivo. Ma il '53 fu un anno importante: in quell'anno fu incoronata Elisabetta II e così la tv dovette far i conti con il racconto di un'altra notizia di rilievo mondiale.

Le difficoltà tecniche non furono poche. Il primo lettore del telegiornale fu Furio Caccia - di cui si può ascoltare l'esperienza su RaiPlay - "erano tempi avventurosi, tutto era improvvisazione. Talvolta la faccia si allungava e allargava. Un giorno un uomo, proprietario di un baraccone, mi chiese di partecipare al suo show come uomo bifronte". 

Nel 1976 sono nati il Tg1 e il Tg2 a seguito della riforma della Rai che sancì la creazione di due testate giornalistiche autonome per ciascuno dei canali televisivi di Stato, allora noti come Programma Nazionale (oggi Rai 1) e Secondo Programma (Rai 2). Si concludeva così l'era del Telegiornale che aveva visto alla sua direzione oltre a Veltroni, Massimo Rendina, Leone Piccioni, Enzo Biagi, Giorgio Vecchietti,  Fabiano Fabiani e Villy de Luca.

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