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Giovedì, 28 Marzo 2024
la chiamata

Draghi chiama Putin, ma non vede spiragli per la pace

C'è stato un colloquio telefonico tra Draghi e Putin su guerra in Ucraina, forniture di gas e crisi alimentare: i dettagli

Il presidente del consiglio Mario Draghi ha avuto un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin. Nella telefonata si è parlato di guerra in Ucraina, ma anche delle forniture di gas russe all'Italia e della crisi alimentare causata dalla guerra. La moneta di scambio sembrano essere le sanzioni. Il Cremlino ha riferito che è stato Draghi a chiamare Putin. "Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi pomeriggio una conversazione telefonica con il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Il colloquio si è incentrato sugli sviluppi della situazione in Ucraina e sugli sforzi per trovare una soluzione condivisa alla crisi alimentare in atto e alle sue gravi ripercussioni sui Paesi più poveri del mondo" si legge in una nota di Palazzo Chigi. Inoltre, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa russa Tass, durante il colloquio telefonico con Draghi, Putin ha confermato che la Russia avrebbe intenzione di garantire una fornitura ininterrotta di gas all'Italia.

La crisi alimentare e il blocco del grano

"Ho cercato il presidente Putin - ha detto Draghi in una conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri - lo scopo era chiedere se si potesse far qualcosa per sbloccare il grano che oggi e' nei depositi in Ucraina perche' la crisi alimentare che si sta avvicinando e in alcuni paesi africani e' gia' presente avra' proporzioni gigantesche e conseguenze umanitarie terribili. La gravità della situazione ci impone di rischiare e provare cose che possono anche non riuscire- aggiunge- proverò a telefonare a Zelensky e vedrò se c'è una corrispondente disponibilità. Credo che da parte di tutti ci sia la consapevolezza della posta in gioco, ovvero la vita di milioni e milioni di persone" ha detto Draghi. 

Riguardo la guerra in Ucraina, Putin ha detto che i negoziati sarebbero stati sospesi dalla parte ucraina: Draghi ha detto di non vedere spiragli per la pace. Il presidente russo ha anche sottolineato di essere pronto ad aiutare a superare la crisi alimentare, chiedendo però in cambio la revoca delle sanzioni e definendo "infondate" le accuse secondo cui sarebbe colpa della Russia il blocco dei prodotti agricoli nei porti ucraini. Putin ha sostenuto che "le difficoltà sorte sono collegate, tra le altre cose, alle interruzioni nel lavoro delle catene di produzione e logistica, nonché alla politica finanziaria dei paesi occidentali durante la pandemia di coronavirus". "La situazione", ha accusato Putin, "è stata esacerbata dalle restrizioni anti-russe imposte dagli Stati Uniti e dall'Unione Europea". Draghi ha definito questa parte del colloquio telefonico un monologo di Putin.

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