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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La profezia di Vladimir Putin si è avverata

Il presidente russo aveva predetto instabilità politiche per i governi occidentali: quali sono le reazioni russe alle dimissioni di Mario Draghi

Vladimir Putin e la sua profezia sulla situazione di instabilità politica in occidente: dopo le dimissioni di Mario Draghi le parole del presidente russo sembrano riecheggiare minacciose avverandosi, anche alla luce delle recenti dimissioni di Boris Johnson da primo ministro del Regno Unito. L'ex presidente russo Medvedev ha raffigurato quello che tutti pensano, con un suo post su Telegram in cui mette di fianco le immagini di Draghi, Johnson e di una terza figura, una sagoma nera con all'interno un punto di domanda bianco. I primi due si sono dimessi, anche se ancora si deve capire cosa accadrà al governo Draghi. La terza figura sembra proprio un "avanti il prossimo", mostrando attesa e interesse - ma anche speranza - per il prossimo governo in crisi in Europa. 

Il post su Telegram di Medvedev e la profezia di Putin su Draghi

La profezia di Putin

La profezia del presidente russo Vladimir Putin si sta avverando. "Sono i politici europei ad aver causato con le loro stesse mani seri danni alla propria economia" aveva detto. "Le folli sanzioni contro Mosca hanno fallito" nell'obiettivo di colpire l'economia russa mentre costeranno all'Europa "oltre 400 miliardi di dollari". La profezia di Putin però era più precisa. Il presidente russo pronosticava per l'Europa dove "un'ondata di radicalismo e, in prospettiva, a un cambio di elite", oltre a "a gravi cambiamenti socio-economici e al degrado".

Cosa succede ora che Mattarella ha rigettato le dimissioni di Draghi

Le reazioni in Russia dopo le dimissioni di Draghi

"A Mosca adesso stanno festeggiando perché Draghi si è dimesso. Autocrazie 1 - Democrazie 0", ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "È triste vedere che a Mosca il vicepresidente del Consiglio di sicurezza ed ex capo di Stato russo Dmitrij Medvedev festeggia perché una delle più potenti democrazie del mondo è stata indebolita. A Mosca stanno festeggiando perche' la settima potenza mondiale e' indebolita, perchè Draghi si é dimesso", ha detto Di Maio. In Russia, non può sorprendere a causa della guerra in Ucraina, le reazioni alle dimissioni di Mario Draghi sono estremamente positive. Questa mattina l'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti commentava "la crisi di leadership dell'Occidente" a partire dall'uccisione di Shinzo Abe e dalle dimissioni del primo ministro britannico Boris Johnson, per poi passare alla crisi di governo italiana guidata da Draghi.

"È chiaro che ogni paese del G7 ha avuto le proprie difficoltà politiche interne, e la crisi energetica non ha fatto che aumentarne la portata, ma è difficile non notare che non sono passati neppure cinque mesi dall'inizio dell'operazione militare speciale russa in Ucraina e nella maggior parte dei principali Paesi occidentali le autorità sono già in grossi problemi", si legge. "Si scopre che la posizione dei governi di tutti i paesi chiave del G7 è diventata più precaria - e la loro lotta per l'Ucraina ha giocato un ruolo significativo in questo. Non la lotta in sé, ma le sue conseguenze". 

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