rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
L'analisi

Quando caleranno i contagi?

Nelle prossime settimane il numero dei nuovi casi positivi potrebbe continuare a diminuire, mentre a fine marzo potrebbe ridursi il carico sugli ospedali. Ma è ancora presto per veder scendere il numero dei decessi

Contagi e ricoveri in calo, ma il virus circola e l'attenzione deve rimanere alta. "Si entra in una fase più favorevole, in cui le risorse sanitarie potranno essere ribilanciate verso la cura delle patologie gravi e la prevenzione", ha spiegato il commissario all'emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo. Secondo Figliuolo, "senza l'accelerazione sul booster ci sarebbero state ben altre conseguenze, anche sull'economia. Una quarta dose per ora non è prevista: se necessario in futuro, se non ci saranno emergenze, si farà in farmacia o dal dottore".

Quando caleranno i contagi covid?

La fase critica dell'epidemia sta finendo, secondo gli esperti. Ma quando caleranno i contagi in maniera netta? A partire dalla seconda metà di febbraio il numero dei nuovi casi covid potrebbe cominciare a diminuire, mentre a fine marzo potrebbe ridursi il carico sugli ospedali, ma è ancora presto per veder scendere il numero dei decessi. È l'analisi di Carlo La Vecchia, docente di statistica medica dell'università di Milano. A incoraggiare è il calo progressivo dei ricoveri, sia nei reparti ordinari sia nelle unità di terapia intensiva. Un ottimo segnale, tanto quanto lo è l'indice di contagio Rt, ormai sotto uno in tutte le rilevazioni.

L'incognita della variante Omicron Ba.2

"È probabile che in primavera e in estate avremo un lungo periodo di tranquillità, anche se resta il punto interrogativo dei contagi - ha detto l'esperto -. Il numero dei casi positivi scenderà soprattutto fra la seconda metà di febbraio e metà marzo, anche se resta l'incognita dell'arrivo della sotto-variante Ba.2 della Omicron". Secondo La Vecchia, in Italia potrebbe accadere quanto è avvenuto nei paesi in cui questa sotto-variante ha circolato di più, come Danimarca e Gran Bretagna, dove si è registrato un maggior numero di casi ma non di ricoveri.

Se la sotto-variante, appena identificata in Italia, non dovesse diffondersi nel nostro paese, "a marzo i casi positivi potrebbero scendere a poche migliaia", ma se la Ba.2 si espanderà, allora "il numero dei casi resterà alto". Per avere una riduzione dei decessi è necessario aspettare ancora un po', considerando che il loro numero viene definito come "tutti coloro che muoiono entro 28 giorni dalla diagnosi di positività". Di conseguenza, ha osservato La Vecchia, difficilmente scenderà in tempi brevi. In generale, secondo l'esperto, si può prevedere "un carico ridotto sugli ospedali a fine marzo. A quel punto la decisione sulla fine dello stato di emergenza sarà solo politica", prosegue il docente di statistica medica dell'università di Milano.

Le prospettive per l'estate e l'autunno

Con l'arrivo della bella stagione e le temperature più alte dell'estate si possono ipotizzare "settimane nelle quali i numeri dell'epidemia saranno bassi", argomenta lo studioso. Uno scenario, ha proseguito, nel quale avranno il suo peso sia il 90% della popolazione vaccinata, sia coloro che hanno avuto l'infezione da Omicron e che potrebbero verosimilmente essere più numerosi dei sei milioni finora registrati.

L'autunno probabilmente "sarà più tranquillo rispetto a quelli del 2020 e del 2021", anche se "difficilmente il virus Sars-CoV-2 scomparirà. La malattia potrebbe continuare a esistere, ma in forma sempre meno grave, salvo l'improbabile arrivo di una variante più contagiosa e aggressiva". In sostanza il virus potrebbe avviarsi a diventare endemico, vale a dire che resterà una sorta di "sottofondo di frequenza di questo virus che, come tutti i virus respiratori, aumenterà d'inverno. Se la malattia clinica resterà moderata, il Sars-CoV-2 potrà diventare uno dei virus respiratori che conosciamo".
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Quando caleranno i contagi?

Today è in caricamento