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Venerdì, 19 Aprile 2024
Svolta inevitabile

Come può cambiare l'isolamento dei positivi al Covid

Parla il ministro della Salute, Orazio Schillaci: "Due governi di segno politico opposto come quelli di Spagna e Gran Bretagna hanno completamente abrogato l'isolamento domiciliare dei positivi. Noi stiamo ragionando su come semplificare le regole"

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha delineato il quadro della sanità italiana post emergenza pandemica. Ci sono novità all'orizzonte. La quarantena dei positivi potrebbe cambiare a breve: "Due governi di segno politico opposto come quelli di Spagna e Gran Bretagna hanno completamente abrogato l'isolamento domiciliare dei positivi - ragiona il ministro -. Noi stiamo ragionando su come semplificare le regole che oggi impongono come minimo 5 giorni di isolamento di cui tre senza sintomi". Le decisioni su un eventuale allentamento di misure, "come l'isolamento domiciliare, saranno adottate in base ai dati sull'andamento della pandemia che, ad oggi, sembrano migliorati ma restiamo prudenti perchè la stagione fredda è appena agli inizi" ha aggiunto Schillaci in un colloquio con i giornalisti venerdì.

Cinque giorni d'isolamento per i casi Covid asintomatici e cinque giorni anche per chi ha sintomi lievi - se non si ha la febbre - ma con l'accortezza di usare la mascherina se non ci si è negativizzati nei giorni successivi. Questo il parere dell'Istituto Spallanzani al ministero della Sanità per quanto riguarda le nuove regole sull'isolamento per i positivi al coronavirus. "Il Covid è meno patogeno, è la fase di responsabilizzazione dei cittadini, non degli obblighi: la sanità protegga le popolazioni locali e sia attenta a pandemie odierne e future", spiega il direttore dello Spallanzani, Francesco Vaia.

Altra ipotesi è che basterà un tampone negativo per terminare l'isolamento, senza stare più a contare i giorni. Al momento devono passarne almeno 5 di giorni (dopo il primo tampone) e ciò comporta tempi lunghi, perché ad esempio ci si rende conto della positività tardi, e il conteggio dei 5 giorni parte da quel momento.

Regole a cui, va detto, molti cittadini ormai non badano più, ci si autoregola, non tutti comunicano la positività all'Asl o nemmeno al proprio medico curante (se non hanno la necessità di prendere giorni di malattia al lavoro). Senza contare coloro che della positività nemmeno si accorgono per i sintomi in molti casi lievi. Ma infrangere le norme in vigore è ancora un reato penale, dunque una semplificazione generale sembra essere una mossa intelligente, e inevitabile. Un ripensamento generale dell'isolamento domiciliare dei contagiati è tema di dibattito da molti mesi, perché la maggiore contagiosità delle nuove varianti e la loro minore patogenicità saranno probabilmente caratteristiche persistenti dell'evoluzione del Covid verso la futura endemizzazione. Per qualcuno si è atteso già fin troppo. 

Predica maggiore prudenza Alessandro Vespignani, professore di Epidemiologia computazionale alla Northeastern University di Boston: "Da 14 giorni a casa per i positivi persistenti si potrebbe scendere a 5 chiedendo di andare in giro con la mascherina. Questo va considerato con un tavolo tecnico anche in base alla situazione pandemica - dice in un'intervista alla Stampa -. Tutti i politici vogliono dire che è finita e non parlarne più, ma è terminata solo la fase emergenziale. La pandemia resta un problema di salute pubblica importante. Bisogna muoversi dunque con attenzione senza mettere il sistema sanitario in crisi".

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Le regole attuali della quarantena-isolamento

Chi risulta oggi positivo ad un test diagnostico molecolare o antigenico deve subito entrare in isolamento. In seguito:

  • se è sempre stato asintomatico dovrà restare in isolamento per 5 giorni, dopo di che dovrà effettuare un test antigenico o molecolare che attesti la negatività al virus
  • se è dapprima stato sintomatico ma non ha più sintomi da 2 giorni, dovrà restare in isolamento per 5 giorni, da concludere anche in questo caso con un test, antigenico o molecolare, che risulti negativo.

In caso di persistente positività del test, l’isolamento potrà essere interrotto dopo 14 giorni dalla data del primo tampone positivo, senza bisogno del test di uscita.

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