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Giovedì, 25 Aprile 2024
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La rabbia delle madri russe: "I nostri figli mandati laggiù come carne da cannone"

In un video che circola on line alcune donne contestano il governatore dell'Oblast' di Kemerovo: "Hanno mentito a tutti, hanno ingannato tutti"

Sergei Tsivilyov, governatore della regione di Kemerovo, in Siberia, è stato contestato da un gruppo di cittadine di Novokuznetsk, città di oltre mezzo milione di persone nella Russia centro-meridionale, che hanno denunciato la sorte toccata ai loro figli mandati al fronte dal Cremlino per farli diventare "carne da cannone". Il botta e risposta è stato immortalato in un video pubblicato da Radio Free Europe/Radio Liberty ed è andato in scena in una base di addestramento delle unità antisommossa OMON. Un'unità di questo corpo speciale, che dipende dal ministero dell'Interno della Federazione Russa, è stata infatti inviata in Ucraina e alcuni soldati sarebbero morti in combattimento.

"Hanno mentito a tutti, hanno ingannato tutti...perché li avete mandati lì?" dice una donna apostrofando Tsivilyov ma rivolgendosi evidentemente al governo di Mosca. "Nessuno ha mentito" risponde il governatore che argomenta con le stesse parole usate dalla propaganda russa. "È un'operazione speciale, nessuno può rilasciare commenti su quanto sta accadendo al momento. Ed è giusto così. È corretto. Non sono stati usati per…". La donna non ci sta. "Sono stati usati? I nostri figli sono stati usati?". E un'altra donna rincara: "Non conoscevano la loro missione, sono stati mandati come carne da cannone". Tsivilyov risponde di nuovo: "Potete alzare la voce e incolpare chi volete in questo momento, ma penso che mentre un'operazione militare è in corso, nessuno dovrebbe trarre conclusioni".

Secondo quanto riferito giorni fa da Svetlana Golub, direttrice del Comitato delle Madri dei Soldati, una Ong russa che difende i diritti dei militari, le famiglie di chi sta combattendo in Ucraina sono completamente all'oscuro di ciò che sta accadendo ai loro cari. "Non avevano idea che un'operazione speciale militare stesse per accadere", ha detto, spiegando che molti di quelli che chiamano non hanno loro notizie da inizio febbraio. Anche diversi video che circolano sui social avvalorano la tesi secondo cui molti soldati russi sarebbero stati inviati al confine con l'Ucraina o in Bielorussia con la motivazione ufficiale di partecipare ad un'esercitazione salvo poi trovarsi a combattere al fronte.

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