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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Troppe ferie accumulate in Rai: ecco il piano per ridurre costi e sprechi

L'ad Salini ha pronto un piano per ridurre il numero monstre di ferie dovute e mancati riposi, in modo da non intaccare l'efficienza dell'azienda. Stretta anche sul ricorso ad uffici stampa esterni

Tra le varie anomalie che il nuovo management Rai si è trovato ad affrontare c'è quello del cumulo delle ferie arretrate e dei mancati riposi: un problema che, se non affrontato con la dovuta efficacia, potrebbe addirittura intaccare l'efficienza dell'azienda stessa. Proprio per questo sembra che  l'amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, in carica da luglio 2018, abbia varato un piano per razionalizzare costi e sprechi, che punta ad affrontare il numero monstre di ferie accumulate: alcuni dirigenti hanno 'in pancia' una quantità di giorni tale da corrispondere a due o persino tre anni, praticamente una pensione anticipata se sommata ai mancati riposi.

Per questo Salini ha deciso di intervenire con l'intento di evitare che la Rai si sobbarchi un peso economico enorme. Così, dopo aver invitato con una direttiva tutti i dipendenti a godere delle ferie dovute, ha messo a punto un piano per impedire che d'ora in poi si creino nuovi accumuli.

Rai, stretta su ricorso a uffici stampa esterni

Oltre al piano per ridurre il cumulo di ferie dovute e mancati riposi, la Rai ha in mente anche una stretta sull'utilizzo degli uffici stampa esterni all'azienda: la nuova organizzazione voluta dal  direttore della Comunicazione prevede maggiore trasparenza e, appunto, un freno al ricorso agli uffici stampa esterni alla Rai. Per questo Marcello Giannotti ha inviato una mail ai direttori di rete, chiedendo loro di valorizzare il ruolo dell'ufficio stampa centrale. D'ora in avanti, quindi, secondo le nuove regole gli uffici stampa esterni dovranno essere utilizzati solo se strategici e realmente necessari e, in ogni caso, dovranno lavorare in stretto coordinamento con l'ufficio stampa centrale. 

L'intento non è solo quello di evitare gli sprechi, ma anche di aumentare il livello di trasparenza. E proprio a tale fine saranno resi più chiari i criteri utilizzati di volta in volta, intervenendo anche sul numero delle società esterne coinvolte. Un numero finora limitato a poche strutture che da anni lavorano per viale Mazzini. Su questo fronte potrà esservi anche il ricorso allo strumento delle gare. Tornando al ruolo dell'ufficio stampa centrale, diretto da Claudia Mazzola, già nella disposizione organizzativa è stato valorizzato e maggiormente definito con team specifici che lavoreranno sui diversi contenuti Rai.

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