Terrorismo? Se l'attacco hacker in Regione Lazio può capitare a tutti
Non solo i vaccini anti covid, fuori uso anche le prenotazioni per le visite mediche specialistiche così come impossibile pagare bollo: ecco come funziona il ransomware che ha criptato tutti i dati
"È un atto di hackeraggio, ma non c'è alcuna azione terroristica dietro, alcun interesse geopolitico, nè alcun desiderio di sabotare le istituzioni. Non c'entrano i NoVax nè il Covid. Può capitare a chiunque e la polizia postale conosce perfettamente questo fenomeno. Probabilmente la disattenzione di un dipendentente ha causato tutto ciò, ma non possono dirlo e stanno strumentalizzando l'accaduto". Lo dice all'Adnkronos Fabio Ghioni, esperto a livello mondiale in sicurezza e tecnologie non convenzionali, consulente strategico per diversi organismi governativi e internazionali, commentando l'attacco hacker ai danni del portale della Regione Lazio per la prenotazione dei vaccini anti Covid.
"Si tratta - continua Ghioni - di un ransomware, un malware che dal 2007 usano degli hacker dal Marocco, dalla Tunisia, dall'Algeria con richiesta di denaro. Dal 2015 i riscatti vengono chiesti in bitcoin. Questo virus cripta i contenuti del pc e non ha chiave di sblocco: anche chi paga non può poi più sbloccare nulla. Alle aziende e agli utenti che mi scrivono - a decine ogni giorno - perchè gli hanno bloccato i computer, consiglio di dotarsi di un backup a 24 ore. Questi attacchi succedono continuamente ogni giorno, solo che non lo dicono".
Ma come si inseriscono questi virus nei computer? "Un dipendente di un'azienda, di un'ente o di un ministero, navigando per esempio su un sito porno o d'azzardo, clicca involontariamente su un popup con dentro il malware e il gioco è fatto. Inoltre, è possibile installarlo involontariamente anche scaricando un programma gratuito da dei siti oppure cliccando su un link ricevuto per posta da una mail che sembra essere quella di un amico o della propria banca ma in realtà è uno spam. I dipendenti pubblici dovrebbero fare un corso per non andare in certi siti e per sapersi comportare sul web", conclude ironicamente Ghioni.
Hacker in Regione Lazio: le conseguenze
Intanto per gli abitanti del Lazio ad oggi non solo non è possibili prenotare il vaccino anti covid, ma neppure una visita medica o un controllo specialistico anche per patologie oncologiche, né accedere al proprio storico sul fascicolo sanitario. Niente bollo auto né accesso agli incentivi Covid, stop a bandi di gara o autorizzazioni ambientali: gli sportelli virtuali della Regione sono chiusi e resteranno chiusi probabilmente per settimane.
Ieri il governatore Zingaretti ha spiegato che ci vorrà tempo per poter ripristinare tutti i servizi e che si darà priorità ai servizi sanitari. Il problema principale è che ad essere intaccato dal virus informatico sarebbe anche tutto il sistema di backup: in poche parole se non si riuscirà a decriptare i dati tutto il sistema e tutti i dati andranno riscritti. E per ora si torna a carta e penna anche per i documenti ufficiali: con tutte i conseguenti ritardi.