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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Razzo cinese fuori controllo: dove cadranno i detriti, tavolo tecnico alla Protezione civile

Non è possibile escludere la remota possibilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere sul nostro territorio, ma Pechino getta acqua sul fuoco: "Solo una piccolissima porzione potrebbe cadere sulla Terra". Vi spieghiamo come stanno davvero le cose e cosa dovrebbe succedere

Ieri sera presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile  si è svolto il primo incontro del tavolo tecnico che seguirà le operazioni di rientro incontrollato in atmosfera del secondo stadio del lanciatore PRC CZ5B. Sul rientro del "Long March 5B", decollato dall'isola di Hainan il 29 aprile trasportando il modulo "Tianhe", i tempi e le modalità restano poco chiari, ma per il tabloid del Quotidiano del Popolo, la"voce" del Partito comunista cinese, "la maggior parte dei detriti brucerà durante il rientro, lasciando solo una piccolissima porzione che potrebbe cadere sulla Terra, potenzialmente su aree lontane dalle attività umane o nell'oceano".

Dove cadranno i detriti del razzo cinese fuori controllo

Alla riunione in video collegamento, oltre all’Asi (Agenzia Spaziale Italiana) ha partecipato un membro dell’ufficio del Consigliere militare della Presidenza del Consiglio, rappresentati del Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, della Difesa - Coi e degli Esteri, Enac, Enav, Ispra e la Commissione Speciale di Protezione civile della Conferenza delle Regioni. Sulla base degli ultimi dati forniti dall’Agenzia Spaziale Italiana, al momento la previsione di rientro sulla terra è fissata per il prossimo 9 maggio, con un’ampia finestra di incertezza. Non è possibile escludere la remota possibilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere sul nostro territorio.

Ogni giorno centinaia di frammenti di "spazzatura spaziale" si distruggono nell'atmosfera

Ogni giorno, centinaia di frammenti di "spazzatura spaziale" si distruggono nella nostra atmosfera, a causa del lento decadimento delle loro orbite. "Questo avviene per via dell'attrito - ha spiegato sul blog di Today.it Spazio, l'Universo a casa tua Lorenzo Colombo -  l'atmosfera non scompare di colpo ma si diffonde gradualmente nello spazio. Più sei vicino alla Terra, maggiore attrito sperimenti, più energia orbitale perdi. Il risultato di questa spirale è che prima o poi colpisci gli strati più densi dell'atmosfera, e scompari in una nuvoletta di plasma a causa delle temperature sviluppate nel rientro. La "spazzatura spaziale" sono frammenti di satelliti o razzi che sono rimasti in orbita, a seguito di collisioni, esperimenti missilistici, perdita del controllo o abbandono deliberato. Ogni tanto qualcuno fa notizia perché passa vicino a un satellite vivo e attivo (o a una capsula con astronauti a bordo) o è particolarmente grosso".

E questo è il caso del primo stadio del razzo Lunga Marcia 5B (CZ-5B) che lo scorso 29 aprile ha lanciato in orbita il primo componente della nuova stazione spaziale modulare cinese, Tianhe (Armonia celeste). In questa configurazione ( infatti, il Lunga Marcia 5 ha l'intero secondo stadio rimpiazzato dal carico da portare in orbita, in questo caso la stazione. Il problema quindi è che, una volta separato il carico, il primo stadio rimane in orbita... senza modo di manovrare. In pratica, diventa spazzatura spaziale.

Tutti gli altri razzi sul mercato hanno un secondo stadio in grado di manovrare con un poco di carburante e distruggersi in modo controllato sopra l'oceano. Il Lunga Marcia 5B no, e quindi ora c'è un cilindro di metallo da 20 tonnellate che sta lentamente decadendo dalla sua orbita. E un oggetto così grosso può sopravvivere in parte al rientro. Su quando cadrà è impossibile fare predizioni accurate: troppo complesso da simulare l'assetto del booster e l'atmosfera.

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