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Venerdì, 29 Marzo 2024
I nuovi provvedimenti

Regioni "scolorite": ecco come cambiano i divieti con le nuove ordinanze

Il ministro della Salute ha firmato le tre ordinanze che cambiano i colori a 8 regioni e rinnovano le misure per altre 5: ecco la nuova mappa Covid dell'Italia

Sulla base dei dati della cabina di regia il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un'ordinanza che sposta 5 regioni in area gialla. Una seconda ordinanza sposta 3 regioni e la provincia di Bolzano in area arancione. Infine una terza ordinanza rinnoverà le misure per 5 regioni i cui termini restrittivi erano in scadenza. I provvedimenti firmati questa sera saranno pubblicati in Gazzetta Ufficiale domani e avranno efficacia da domenica 6 dicembre.

La cabina di regia ha infatti dato il proprio assenso al passaggio da area rossa ad arancione per Valle d’Aosta, Campania, Toscana, Alto Adige. Passano da area arancione a gialla Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria. Si rinnovano le misure restrittive vigenti per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte.

Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle aree gialla, arancione e rossa è attualmente la seguente:

  • area gialla: Emilia Romagna,  Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria, Veneto 
  • area arancione: Basilicata, Calabria, Campania, Lombardia, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Toscana, Valle d’Aosta
  • area rossa: Abruzzo

regioni gialle arancioni rosse mappa 4 dicembre 2020-3

Da domenica insomma solo l'Abruzzo resterà in area rossa (di cui rispetta i limiti dal 18 novembre) mentre 12 regioni saranno gialle e 8 arancioni. Tra i delusi anche la Basilicata, arancione dallo scorso 11 novembre: "Meritiamo la zona gialla" contesta il presidente della Regione, Vito Bardi,

Ma quando ci saranno i prossimi "cambio colore"? Nel nuovo Dpcm c'è una novità importante che consente una valutazione del comitato tecnico scientifico che può ridurre i tempi di permanenza in una zona, che prima erano di 15 giorni. La prossima riunioni di valutazione dei dati è fissata a giovedì prossimo e - se i parametri saranno positivi - da metà dicembre anche le altre regioni potranno avvicinarsi alla settimana del Natale con maggiori libertà e senza bisogno di autocertificazione per spostarsi come ora avviene nelle regioni arancioni e rosse.  

Tutto bene quindi? Non proprio: oggi nel consueto report di monitoraggio l'Istituto superiore di sanità ha invitato le autorità a valutare nuove misure a livello provinciale o regionale per le tre regioni rimaste a rischio "Alto": Calabria, Puglia e Sardegna. È stato infatti rilevato come l'epidemia in Italia "seppur in riduzione" mantiene alta la pressione sugli ospedali. Al primo dicembre 18 Regioni e province autonome avevano superato almeno una soglia critica in area medica o in terapia intensiva e il tasso di occupazione in area critica supera ancora la soglia critica di occupazione a livello nazionale. 

posti letto ospedale-6

Infine bene ricordare in sintesi le misure vigenti fino al 15 gennaio 2021.

  • Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato, nell'ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse Regioni o Province Autonome. Nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 è vietato anche ogni spostamento tra Comuni. Sono fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È consentito sempre il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune; 
  • Confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5. A Capodanno viene esteso fino alle 7 del mattino del 1 gennaio 2021;
  • Gli italiani che andranno all’estero per turismo dal 21 dicembre al 6 gennaio al rientro dovranno sottoporsi alla quarantena. Anche i turisti stranieri che arrivano in Italia nello stesso periodo dovranno sottoporsi dalla quarantena.
  • Fino al 6 gennaio 2021, l’esercizio delle attività commerciali al dettaglio sarà consentito fino alle ore 21. Nelle giornate festive e prefestive saranno chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole;
  • La ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive dalle ore 18 del 31 dicembre 2020 e fino alle ore 7 del 1° gennaio 2020 è consentita solo con servizio in camera.
  • Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5.00 fino alle ore 18.00; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
  • L'attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l’infanzia, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione continua a svolgersi integralmente in presenza.

  • Dal 7 gennaio 2021 per le scuole di secondo grado dovrà essere garantita l’attività didattica in presenza per il 75% della popolazione studentesca.

Qui le risposte alle domende più frequenti: le FAQ

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