rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
L'ipotesi

Zona gialla di fine estate: quali sono le regioni a rischio

Con i contagi in aumento e i nuovi criteri, alcune regioni potrebbero dire addio alla zona bianca nelle prossime settimane. Al momento quelle che rischiano di più, se il trend non dovesse cambiare, sono Lazio, Sardegna e Sicilia

Un ritorno in zona gialla, non certo nell'immediato, ma magari nel giro di qualche settimana, sempre che i contagi non tornino a diminuire verso la fine di agosto. Si tratta soltanto di un'ipotesi al momento, ma ci sono regioni italiane che in assenza di una inversione di tendenza potrebbero dire addio alla zona bianca e tornare alle restrizioni della zona gialla. Il cambio di colore potrebbe avvenire intorno alla fine di agosto, ma si dovrà sempre fare i conti con l'andamento della curva epidemiologica e con le nuovi parametri. La variante Delta, ormai prevalente (ormai al 94,8%), rischia di far aumentare ancora i contagi Covid anche nelle prossime settimane, con conseguenze sull’incidenza. Il report dell’Iss accende i riflettori sul possibile aumento di ricoveri e di terapie intensive in Sicilia, Sardegna e Lazio.

L'indice Rt cresce a 1,57 : sale anche l'incidenza

L'indice Rt sale ancora a livello nazionale, passando a 1,57. La scorsa settimana era a 1,26. E' quanto emerge dalla bozza del Monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute sull'andamento di Covid-19 in Italia. Cresce anche l'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: è a 1,46 (range 1,38-1,55) al 20 luglio. Il dato rilevato la settimana precedente (al 13 luglio) era 1,16.

"Sono stati definiti nuovi parametri per far scattare delle misure da zona gialla, con qualche restrizione aggiuntiva". Ma "oggi è difficile fare" una "previsione, dobbiamo valutare con attenzione l'andamento dei dati e credo, già la prossima settimana, sulla base dell'andamento dell'Rt, dei sintomatici e delle ospedalizzazioni, potremmo avere un quadro un po' più definito". In ogni caso "la determinazione di questi scenari è data anche dai nostri comportamenti", ha affermato dal canto suo il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel suo intervento alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della cabina di regia Iss-ministero della Salute. In ogni caso i dati indicano che "tutte le Regioni sono a rischio moderato, ma nessuna è scattata a rischio alto perché la resilienza, ovvero l'attuale capacita di risposta dei servizi sanitari, è ancora buona". Ma vediamo nel dettaglio gli ultimi dati sulle tre Regioni che maggiormente preoccupano gli esperti: Lazio, Sardegna e Sicilia

Lazio, ieri 845 nuovi casi

Secondo il bollettino diffuso ieri, venerdì 30 luglio, ''nel Lazio su quasi 11mila tamponi (-911) e oltre 19mila antigenici per un totale di oltre 30mila test, si registrano 845 nuovi casi positivi (+65), 4 decessi (riferiti a recuperi di notifiche), i ricoverati sono 290 (+17), le terapie intensive sono 44 (+5) i guariti sono 211. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 7,9% ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende al 2,8%. I casi a Roma città sono a quota 480", ha sottolineato l'assessore alla Sanità e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato nel bollettino al termine dell’odierna videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle asl e aziende ospedaliere, policlinici universitari e l’ospedale pediatrico Bambino Gesù. "Restano stabili i tassi di occupazione in area medica e terapia intensiva, lontani da soglie di rischio, non assistiamo a criticità sulla rete ospedaliera. Resta assolutamente prioritario vaccinarsi e completare il percorso di vaccinazione", ha aggiunto D'Amato

Sardegna, 4.659 attualmente positivi

Sono 308 i nuovi contagi da coronavirus di venerdì 30 luglio in Sardegna, secondo i dati dell'ultimo bollettino. Si registra un altro morto. Il totale dei casi da inizio pandemia sale a 61.721, quello dei decessi a 1.501. Gli attuali positivi nella regione sono 4.659 (+267), i dimessi/guariti sono 55.561 (+40).

Sicilia terza in Italia per i contagi giornalieri

Sono 724 i nuovi contagi da coronavirus in Sicilia secondo il bollettino di ieri, 30 luglio. Registrati inoltre altri 4 morti. 13.233 i tamponi processati nelle ultime 24 ore nell'Isola, dove gli attuali positivi salgono a quota 9.995. L'Isola è terza in Italia per nuovi contagi giornalieri dopo Veneto e Lazio. In un solo giorno i guariti sono stati 200, 6.043 i decessi dall'inizio dell'emergenza sanitaria. Degli attuali positivi i ricoverati con sintomi sono 268, mentre si trovano in terapia intensiva 30 pazienti. Questa la ripartizione su base provinciale dei nuovi casi: 177 a Palermo, 112 a Catania, 141 a Messina, nessuno a Ragusa, 73 a Trapani, 29 a Siracusa, 88 a Caltanissetta, 94 ad Agrigento e 10 a Enna.

"Per il Lazio in zona gialla decisivi i prossimi 7 giorni"

Nel Lazio "per ora abbiamo una situazione di occupazione dei posti letto Covid intorno al 3-4%, quindi gestibile, ma credo che la prossima settimana sarà decisiva perché sembra che possa esserci una stabilizzazione dei nuovi contagi che farebbe evitare la zona gialla". Lo sottolinea Claudio Mastroianni, direttore del Dipartimento di Malattie infettive del Policlinico Umberto I di Roma, commentando il rischio che alcune Regioni, tra cui il Lazio, possano cambiare colore a brave passando in giallo. Secondo l'infettivologo "c'è però il problema del rientro dalle vacanze dopo Ferragosto, su questo ancora non si sta ragionando bene. Per ora siamo sotto le soglie critiche, anche all'Umberto I, dove c'è una situazione gestibile".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Zona gialla di fine estate: quali sono le regioni a rischio

Today è in caricamento