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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Spostamenti e coprifuoco: così le Regioni preparano nuove chiusure

Gli enti locali mettono nel mirino i passaggi tra territori confinanti e la movida. Dopo i lockdown notturni decisi in Campania, Lazio e Lombardia e quelli di Genova, Torino e Roma ecco i nuovi provvedimenti allo studio

Le Regioni preparano nuove chiusure: nel mirino gli spostamenti tra territori confinanti e il coprifuoco. Dopo le chiusure notturne decise in Campania, Lazio e Lombardia e il lockdown territoriale a Genova, Torino e Roma gli enti locali cercano nuovi provvedimenti per fermare il contagio mentre c'è chi, come la Sardegna, è pronto a fermare tutto per 15 giorni dopo le elezioni di domenica e lunedì. 

Spostamenti e coprifuoco: così le Regioni preparano nuove chiusure

Per le tre Regioni che hanno deciso di adottare il coprifuoco il Viminale ha già predisposto un'unica autocertificazione che dovranno esibire i cittadini per gli spostamenti dovuti "a necessità". Si tratta di un unico modello per tutte e tre le regioni, spiega una circolare del capo di gabinetto del ministero Bruno Frattasi, "in considerazione dell'esigenza di uniformare i moduli di autodichiarazione che potranno essere esibiti a giustificazione degli spostamenti, allo scopo di agevolare le attività di controllo affidate alle forze di Polizia". Il modulo - che è pubblicato anche sul sito della Polizia e delle questure delle province interessate sarà anche a disposizione delle forze di polizia e potrà essere compilato dai cittadini al momento del controllo nel caso non avessero con loro una copia.

Modulo autodichiarazione 22 ottobre 2020: scarica qui il Pdf

Una nota inviata dall'Unità di crisi della Regione Campania a chiarimento dell'ordinanza numero 83 firmata ieri specifica che il divieto di mobilità tra le province della Campania "non si applica ai cittadini abitualmente residenti o domiciliati in altre regioni, né al transito necessario allo spostamento dei cittadini campani verso altre regioni italiane o straniere". "La misura - si legge nella nota - è finalizzata ad impedire la diffusione del virus da aree a maggiore intensità di contagio ad aree della regione nelle quali ad oggi la situazione è di minore gravità". L'unità di crisi della Campania specifica che "nelle attività di formazione che legittimano gli spostamenti sono inclusi l'attività formativa, di training, nonché gli allenamenti connessi ad impegni correlati a competizioni consentite dalle disposizioni vigenti. Ogni specifico motivo dello spostamento dovrà essere autocertificato sotto responsabilità personale dell'interessato o, in caso di minori, dell'accompagnatore maggiorenne", conclude la nota.

E ieri i governatori hanno chiesto al governo di impedire gli spostamenti tra regioni e quelli tra comuni: il Mattino spiega che per un blocco totale occorrerebbe però un provvedimento nazionale che per ora l’esecutivo non intende adottare anche se la babele di ordinanze di presidenti di regione e sindaci sta generando un caos al quale cerca di provvedere il ministro Francesco Boccia.

Sul sito del Viminale un modello unico di autocertificazione

Intanto a muoversi per prima potrebbe essere la Sardegna. Il governatore Christian Solinas l’ha annunciato mercoledì: per 15 giorni l’isola potrebbe chiudere porti e aeroporti e "bloccare così anche l’arrivo del virus". Ma non prima del fine settimana, quando si terrano le elezioni amministrative in un terzo dei comuni sardi. In Lombardia da ieri è scattato il coprifuoco dalle 23 alle 5, fino al 13 novembre. Chiusi i centri commerciali nei fine settimana e didattica a distanza per le scuole secondarie superiori. Anche nel Lazio il coprifuoco notturno parte da oggi, ma dalle 24 fino alle 5, mentre da lunedì didattica a distanza per le scuole secondarie superiori e Università, con un’ordinanza che prevede queste misure per trenta giorni. A Roma alcune piazze della movida dalle 21 alle 24 saranno transennate per evitare gli assembramenti.

Anche la Calabria con il facente funzioni Nino Spirlì sta per arrivare un'ordinanza che dovrebbe entrare in vigore da lunedì e che prevede misure restrittive per tutti i cittadini per due settimane, compresa la didattica a distanza per medie e superiori. In Piemonte sono chiusi i centri commerciali nel week end mentre a Torino arriva una stretta sulla movida: accesso consentito, dalle 22.30 alle 5, solo a residenti e a chi si reca a far loro visita o nei locali pubblici e solo per il tempo della consumazione al tavolo e a chi fa consegne a domicilio. Chiusura anticipata alle 22.30 per le attività di vendita da asporto, diverse dagli esercizi pubblici. Il coprifuoco potrebbe arrivare anche ad Asti. 

Poi ci sono i lockdown territoriali: a Palermo c'è il divieto di stazionamento per le persone, dalle 21 e fino alle 5 del giorno successivo esclusivamente nelle giornate di venerdì, sabato e domenica in una vasta area del centro cittadino dove si concentra in particolare la movida; a Rimini è in vigore fino al 13 ovembre una ordinanza che vieta la vendita di alcolici dalle 21 alle 5 da parte di minimarket e distributori automatici. Il sindaco di Bologna Virginio Merola oggi ha chiesto ai suoi concittadini: "di restare in casa se non è proprio necessario uscire. Vi chiedo di evitare le feste private, di evitare le feste di laurea, qualsiasi tipo di assembramento"; a Genova dalle 21 di oggi in alcune zone della città è stata disposta la "chiusura al pubblico" dalle 21 alle 6, fatta salva la possibilità di spostamenti legati alla frequentazione di esercizi commerciali legittimamente aperti e di abitazioni private. 

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