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Sabato, 20 Aprile 2024
Lo scenario delle prossime settimane

Le regioni che vedono la zona bianca (ma non subito)

Per passare nella fascia soggetta a minori restrizioni è necessario avere un'incidenza inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane di seguito. Un traguardo raggiungibile o un miraggio?

Ci sono regioni che potrebbero essere promosse in zona bianca? E se sì, quali? Secondo il decreto legge n. 15 del 23 febbraio 2021, la fascia con minori restrizioni scatta nei territori che hanno un'incidenza settimanale di contagi inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive e che “si collocano in uno scenario di tipo 1, con un livello di rischio basso”. Dal momento all’ultimo monitoraggio dell’Iss nessuna delle regioni aveva dati così positivi, per vedere la cartina della penisola tingersi anche di bianco bisognerà aspettare almeno tre settimane. Nella migliore delle ipotesi. La domanda da farsi è dunque la seguente: ci sono regioni che potrebbero far registrare un’incidenza inferiore ai 50 casi ogni 100mila abitanti già al prossimo monitoraggio? A quanto pare sì.

Il Molise in zona bianca tra tre settimane?

L’ultimo report del ministero della Salute (2-8 aprile) fotografa una situazione particolarmente positiva in Molise (il cui valore di incidenza è 58) e Umbria (100) con tutte le altre regioni molto lontane. Secondo le stime del fisico Francesco Luchetta, tra i curatori della pagina Facebook "Coronavirus-Dati e analisi scientifiche", nel periodo tra il 9 e il 13 aprile, l’incidenza del Molise ha raggiunto quota 58, ma si sono avvicinate al traguardo anche la provincia di Bolzano (66), l’Umbria (73), il Trentino (83),l’Abruzzo (86) e il Veneto (90). Tra queste regioni, l’unica che sembra avere qualche chance di raggiungere l’obiettivo già venerdì prossimo sembra il Molise, che tuttavia - nel caso in cui dovesse farcela - dovrà confermare un’incidenza inferiore ai 50 casi per altre due settimane.  Se così fosse l’eventuale zona bianca potrebbe scattare da lunedì 3 maggio. Per le altre regioni il traguardo è ancora più lontano, ma è probabile che il governo decida di allentare comunque le restrizioni attualmente in vigore. Si parla ad esempio di una possibile reintroduzione della zona gialla dopo il 30 aprile o di deroghe per i ristoranti all’aperto.

Le regole in zona bianca e il caso Sardegna

Nelle zone bianche le regole sono tuttavia molto più lasche: palestre, piscine, teatri, cinema e sale da concerto possono riaprire, mentre a bar e ristoranti è concesso di ospitare i clienti anche di sera. Ma attenzione a non esagerare. La Sardegna è stata la prima regione italiana a passare in zona bianca da lunedì 1° marzo e oggi si ritrova in zona rossa con un’incidenza stimata di 112 casi su 100mila abitanti. In una ventina di giorni l’isola è passata in arancione per finire in lockdown a causa dell’indice Rt pari a 1.54: il più alto d'Italia. Con la variante inglese e una percentuale di vaccinati ancora molto bassa i contagi fanno presto a ripartire. 

(In basso i dati rilevati nell'ultimo monitoraggio dell'Iss)

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