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Giovedì, 28 Marzo 2024
Lo scenario

Le regioni a rischio zona gialla e arancione all'inizio del 2022

Ecco i territori che rischiano maggiormente, soprattutto per l'aumento dei ricoveri, da lunedì 3 gennaio. Decisivo il monitoraggio Iss-ministero della Salute di venerdì

Sono in zona gialla il Friuli-Venezia Giulia, la Liguria, le Marche, il Veneto, la Calabria e le province autonome di Trento e di Bolzano, mentre tutto il resto d'Italia è in zona bianca. Questo è oggi il quadro della situazione rispetto alle fasce di colori relative alle restrizioni anti covid. Qualcosa però potrebbe cambiare all'inizio dell'anno, da lunedì 3 gennaio 2022, soprattutto a causa dell'aumento dei ricoveri. Decisivo per stabilire la nuova mappa a colori dell'Italia sarà il prossimo monitoraggio della cabina di regia, con i nuovi dati sull'andamento dell'epidemia elaborati dal ministero della Salute e dall'Istituto superiore di sanità in arrivo venerdì 31 dicembre.

Ricapitolando, il passaggio dalla zona bianca a quella gialla avviene sulla base di tre parametri che devono verificarsi contemporaneamente: l'incidenza settimanale di nuovi positivi deve superare i 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane di fila, il tasso di occupazione in area medica deve essere oltre il 15%, il tasso di occupazione in terapia intensiva deve essere oltre il 10%. Si va in zona arancione, invece, se si supera il 20% dei posti occupati nelle terapie intensive, il 30% nelle aree mediche e se l'incidenza è superiore a 150 nuovi contagi ogni 100mila abitanti a settimana. Per la zona rossa, incidenza sempre superiore ai 150 casi ogni centomila abitanti, 40% di posti letto occupati nei reparti ordinari e 30% nelle terapie intensive.

I dati sui ricoveri decisivi per i cambi di colore delle regioni

Il parametro dell'incidenza dei nuovi casi è ampiamente superato ovunque: l'ultimo monitoraggio ha segnalato un'incidenza settimanale a livello nazionale (calcolata sul periodo 17-23 dicembre) di 351 casi per centomila abitanti, contro i 241 della settimana 10-16 dicembre. L'attenzione, dunque, è sui ricoveri. In generale, quelli dei pazienti covid nei reparti ordinari degli ospedali italiani è in aumento: in 24 ore si è registrato un incremento, più o meno marcato, in 15 regioni e province autonome. E - a fronte di una media nazionale stabile al 15%, soglia massima per l'occupazione di posti letto nei reparti di area medica non critica - sono 11 le regioni e province autonome che la superano: Calabria (28%), Friuli-Venezia Giulia (22%), Lazio (16%), Liguria (28%), Marche (21%), Bolzano (18%), Trento (17%), Sicilia (18%), Valle d'Aosta (31%) e Veneto (18%).

colori regioni 3 gennaio 2022-2

Foto da Twitter/Vittorio Nicoletta

Per quanto riguarda l'incremento dei ricoveri nelle 24 ore, quello maggiore si è registrato nella provincia di Bolzano, con +3 punti percentuali: il 26 dicembre il valore era proprio sulla soglia limite del 15%, ieri era balzato al 18%. L'Umbria registra un +2%, mentre un +1% si osserva in Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Valle d'Aosta. Chi rischia di più? Facciamo il punto regione per regione, da nord a sud, seguendo l'ultimo aggiornamento dei dati Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.

  • Trento - Terapie intensive al 26%, oltre la soglia della zona arancione. Reggono però gli altri reparti ospedalieri al 17%. Per questo ultimo dato dovrebbe mantenere la zona gialla;
  • Bolzano - Il tasso di occupazione delle terapie intensive è al 19%, mentre l'area non critica è al 18%. Probabile conferma della zona gialla;
  • Valle d'Aosta - Qui c'è una situazione particolare: il tasso di occupazione dell'area non critica (31%) è da zona arancione, quello delle terapie intensive (6%) è invece da zona bianca;
  • Friuli-Venezia Giulia - Conferma della zona gialla possibile anche in questo caso. Le terapie intensive sono al 15%, gli altri reparti ospedalieri al 22%;
  • Lombardia - La regione rischia di passare dalla zona bianca alla zona gialla. Le terapie intensive sono occupate al 12%, l'area non critica al 15%;
  • Piemonte - È concreta l'ipotesi di un passaggio in zona gialla. Il tasso di occupazione delle terapie intensive è al 14%, l'area non critica è invece al 18%;
  • Liguria - Rischia la zona arancione. Le terapie intensive sono occupate al 18%, mentre l'area medica non critica degli ospedali è al 28%;
  • Veneto - Probabile il mantenimento della zona gialla. Le terapie intensive sono al 17%, mentre l'area non critica è al 18%;
  • Emilia-Romagna - A rischio zona gialla. Le terapie intensive sono al 12% mentre l'area non critica è al 14%;
  • Toscana - Terapie intensive in quota zona gialla (13%), ma regge l'area non critica (10%). Si spera nel mantenimento della zona bianca;
  • Marche - Preoccupano le terapie intensive al 17%, mentre il tasso di occupazione in area medica è al 21%. Dovrebbe rimanere zona gialla;
  • Abruzzo - Le terapie intensive hanno superato la soglia della zona gialla (12%), mentre i ricoveri in area medica reggono un tasso da zona bianca (12%);
  • Umbria - Altra regione che potrebbe cambiare fascia di colore e passare in giallo all'inizio del nuovo anno. Le terapie intensive sono al 10%, l'area medica al 14%;
  • Lazio - Possibile il passaggio in zona gialla. Nell'ultimo aggiornamento le terapie intensive risultano con un tasso di occupazione del 14%, l'area medica è al 16%;
  • Campania - Parametri ancora da zona bianca, ma se le terapie intensive sono al 7%, i ricoveri in area non critica (14%) sono al limite della zona gialla;
  • Puglia - Terapie intensive al 4%, altri reparti ospedalieri al 7%. Confermata la zona bianca;
  • Basilicata - Terapie intensive all'1%, altri reparti ospedalieri al 14%. Confermata la zona bianca;
  • Molise - Terapie intensive al 5%, altri reparti ospedalieri al 10%. Confermata la zona bianca;
  • Calabria - La regione dovrebbe rimanere in zona gialla. Il tasso di occupazione delle terapie intensive è al 13%, quello dell'area medica al 28%;
  • Sicilia - Terapie intensive al 9%, altri reparti ospedalieri al 18%. La regione potrebbe passare in zona gialla;
  • Sardegna - Terapie intensive al 5%, altri reparti ospedalieri all'8%. Confermata la zona bianca.

regoni colori 3 gennaio 2022-3

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