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Sabato, 20 Aprile 2024
La situazione

Le due regioni a rischio zona gialla a fine agosto (e le altre 12 con un'elevata incidenza dei casi)

Con le nuove misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19, il governo ha elaborato nuovi criteri per la "colorazione". Alcuni territori rischiano di finire nell'area a maggiori restrizioni entro la fine del mese

Sono due le regioni italiane che rischiano di finire in zona gialla tra poche settimane, entro la fine del mese di agosto: la Sicilia e la Sardegna, soprattutto a causa dei numeri sull'occupazione delle terapie intensive. E dopo le nuove misure urgenti messe a punto dal governo Draghi per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19, con nuovi criteri per la "colorazione" dei territori, altre 12 regioni hanno al momento numeri vicini alla soglia critica dell'incidenza dei casi positivi ogni centomila abitanti. Quest'ultima è sopra quota 50 in 14 regioni e province autonome su 21, ma la pressione sui reparti ospedalieri rimane per ora bassa quasi in tutte le regioni, soprattutto grazie all'avanzamento della campagna vaccinale.

Le regioni a rischio zona gialla a fine agosto 2021 

Diamo un'occhiata all'andamento dell'epidemia. Nel bollettino del ministero della Salute di ieri, i positivi al test sono stati 5.735, con un tasso di positività in risalita al 2,8% (sabato era al 2,3%). I decessi sono stati invece 11. Salgono a 299 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il covid in Italia: sono 11 in più rispetto a sabato. Gli ingressi giornalieri sono stati 24. Per quanto riguarda i ricoveri in area medica, il numero totale sale a 2.631, in crescita di 98 rispetto a sabato. A preoccupare, come detto, sono soprattutto le due isole. Leggendo l'andamento dei dati fino ad oggi, sembra complicato che entro la fine di agosto Sardegna e Sicilia possano "riconquistare" o conservare i tre requisiti che consentono di mantenere la zona bianca senza restrizioni covid (una soglia al di sotto del 10% dei posti letto occupati in terapia intensiva, al di sotto del 15% in area medica e un'incidenza settimanale dei contagi inferiore a 50 casi ogni centomila abitanti).

La Sicilia è la regione in cui si sono registrati più casi positivi di coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore: sono 822 i nuovi contagi, a fronte di poco più di 9mila tamponi e con un tasso di incidenza che sale al 9%. I decessi sono stati 3. Gli attualmente positivi sono 14.077, con un incremento di 666 casi. I guariti sono 153, Le persone ricoverate nell'isola sono 472, mentre in terapia intensiva ci sono 54 pazienti. Ad oggi la Sicilia ha un'incidenza a 104,5 casi ogni centomila abitanti, il 13% di posti occupati in area medica e il 17% delle rianimazioni occupate. Non va molto meglio in Sardegna, dove sono stati raggiunti due parametri su tre tra quelli che portano le regioni in zona gialla, dopo il decreto che ha cambiato i parametri per finire nelle aree a maggiori restrizioni: 142 casi positivi ogni centomila abitanti e un tasso dell'11% di occupazione delle terapie intensive.

Secondo gli ultimi dati Agenas (l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) aggiornati all'8 agosto, la pressione sugli ospedali è in crescita nell'ultima settimana anche in Liguria (al 7%), nel Lazio (al 6%) e in Calabria (11%). Altri territori hanno un'incidenza dei casi elevata: il Veneto e l'Umbria sono a quota 94 casi settimanali ogni centomila abitanti, la Toscana a 119,7. Il monitoraggio dei dati nelle prossime settimane da parte dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute sarà decisivo. Se i contagi dovessero ripartire, la situazione potrebbe peggiorare già entro fine agosto, con maggiori restrizioni in alcune regioni.

I cambi colore delle regioni e i nuovi limiti che fanno scattare le restrizioni

Con le nuove misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19, il governo ha elaborato nuovi criteri per la "colorazione" delle regioni. L'incidenza dei contagi resta in vigore, ma non sarà più il criterio guida per la scelta delle colorazioni (bianca, gialla, arancione, rossa) che fanno scattare le restrizioni. Dall'entrata in vigore del decreto (venerdì 6 agosto 2021), i due parametri principali saranno:

  • il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19;
  • il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19.

Le regioni restano in zona bianca se: 

  • a. l'incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive;
  • b. qualora si verifichi un'incidenza superiore a 50 casi per 100.000 abitanti, la regione resta in zona bianca se si verifica una delle due condizioni successive:
  • il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 15 per cento;

oppure

il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 10 per cento.

1. Da zona bianca a gialla: è necessario che si verifichino alcune condizioni perché una regione passi alla colorazione gialla:

  • a. l'incidenza settimanale dei contagi deve essere pari o superiore a 50 ogni 100.000 abitanti a condizione che il tasso di occupazione dei posti letto in area medica sia superiore al 15 per cento e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 sia superiore al 10 per cento;
  • b. qualora si verifichi un'incidenza pari o superiore a 150 casi per 100.000 abitanti, la regione resta in zona gialla se si verificano una delle due condizioni successive:

il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 30 per cento;

oppure

il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 20 per cento.

2. Da giallo ad arancione: è necessario che si verifichi un'incidenza settimanale dei contagi pari o superiore a 150 ogni 100.000 abitanti e aver contestualmente superato i limiti di occupazione dei posti letto di area medica e terapia intensiva previsti per la zona gialla.

3. Da arancione a rosso: una regione è in zona rossa in presenza di un'incidenza pari o superiore a 150 casi per 100.000 abitanti e se si verificano entrambe le condizioni successive:

  • a. il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è superiore al 40 per cento;
  • b. il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è superiore 30 per cento.

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