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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Tutte le regioni in zona gialla a dicembre

Già questa settimana alcuni territori potrebbero essere "liberati" dalle restrizioni maggiori. Tra questi Lombardia e Piemonte. Ma il governo pensa di continuare a vietare gli spostamenti e introdurre maggiori limitazioni a partire dal 4 dicembre

Se l'epidemia di coronavirus fermerà la sua crescita e comincerà la discesa questa settimana, come sembrano suggerire i numeri dei bollettini della Protezione Civile, il governo programma di inserire per dicembre tutte le regioni in zona gialla ma, avverte il ministro della Salute Roberto Speranza, l'allentamento delle limitazioni, richiesto dai presidenti di Regione, ci sarà solo se "i dati dei prossimi giorni lo consentiranno. È comprensibile che un territorio voglia uscire dalla zona rossa, ma scegliamo con prudenza i prossimi passaggi. Gli spostamenti potranno avvenire solo se tutte le regioni andassero in zona gialla, ma in questo momento dobbiamo evitare quelli non necessari". 

Tutte le Regioni in zona gialla a dicembre

Come pronosticato, le prime a uscire dalla zona rossa potrebbero essere, a partire dal 3 dicembre se non addirittura alla fine di questa settimana, Lombardia e Piemonte, ma anche la Valle d'Aosta e la Calabria oltre alla provincia di Bolzano. Il primo dicembre, se si confermeranno i dati dell'ultimo monitoraggio, potrebbero essere "liberate" anche Liguria e Umbria. Il 4 potrebbe toccare alla Campania e all'Emilia-Romagna, mentre sulla Toscana i numeri non sono ancora così positivi da permettere il giallo. Ma questo non costituirà un via libera al ritorno alla normalità. Non così presto, almeno. Perché il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è convinto che il sistema delle zone stia dando i suoi risultati nel contenimento dell'epidemia e per questo, scrive oggi Repubblica, il governo, nella riunione fiume di venerdì, e in queste ore in vista dell’incontro con le Regioni di oggi in Calabria, ha immaginato una road map: tutte le regioni diventerebbero gialle con una serie di misure più restrittive. Salvo alcune province dove invece si potrebbero varare misure ad hoc più restrittive come quelle delle zone rosse o arancioni. 

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Questo però non cambierà di molto le cose: "Il governo è pienamente consapevole che affrontare le festività natalizie senza alcune cautele aggiuntive sarebbe da irresponsabili – dicono da Chigi secondo il quotidiano – Le occasioni di socialità e i momenti di convivialita sono particolarmente intensi durante il periodo natalizio e sino alla Befana: se una Regione fosse lasciata ad affrontare questo periodo con il regime di misure proprio di una zona gialla o arancione, il contagio farebbe un balzo in avanti con il rischio che la curva a gennaio vada nuovamente fuori controllo". L’obiettivo è "favorire i consumi". Dunque, "non negheremo lo scambio dei doni", e verranno favoriti con il piano cashback gli acquisti elettronici nei negozi di prossimità, visto che saranno esclusi dai benefici gli acquisti online. Ma verranno in ogni caso negati i trasferimenti tra regioni anche in zona gialla: per questo sarà necessario emanare nuove regole nel Dpcm in arrivo. E saranno anche negate le occasioni di socialità allargata, come tombolate, festeggiamenti, cenoni e veglioni.

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Ma gli spostamenti tra regioni saranno vietati

Il tutto accade mentre sono le province medio-piccole, più che le grandi città, ad avere i focolai più importanti. Il Mattino racconta oggi che mentre a Firenze si registrano 55 nuovi casi ogni centomila abitanti, la provincia di Massa Carrara ne conta 117; la stessa cosa accade a Milano (85), superata da  Varese (136), Como (111), Monza e Brianza (99) e Sondrio (102). Così come la provincia di Caserta registra 92 nuovi casi e Napoli 74; quella di Belluno 93 contro i 53 di Venezia e tra Roma e Rieti è la seconda a fare peggio con 68 nuove positività ogni centomila residenti contro le 45 della Capitale, ma anche in Sardegna, dove Nuoro (73) triplica i casi registrati nel cagliaritano (24). Ecco perché è ancora in ballo di lasciare alcune zone rosse anche nelle regioni da "liberare", anche se il piano è cambiato radicalmente rispetto alla scorsa settimana, quando invece si pensava di fare il contrario. 

La Stampa spiega oggi che portare tutta l'Italia in zona gialla o arancione potrebbe però essere deleterio secondo il premier, il quale teme che "affrontare le festività senza alcune cautele aggiuntive sarebbe da irresponsabili"e quindi vuole limitare «le occasioni di socialità e i momenti di convivialità: se una Regione fosse lasciata ad affrontare questo periodo con il regime di misure proprio di una zona gialla o arancione il contagio farebbe un balzo in avanti con il rischio che la curva a gennaio vada nuovamente fuori controllo. Non c’è alcun intento di contrastare la tradizione degli scambi dei doni tant’è che già a dicembre partirà il piano cashback con incentivi agli acquisti elettronici in modo da favorire pagamenti più sicuri e i negozi di prossimità (gli acquisti online sono esclusi dai benefici). Invece bisognerà limitare le occasioni di “socialità allargata”, che di solito si accompagnano alle festività natalizie, con tombolate, festeggiamenti, veglioni.

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