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Giovedì, 25 Aprile 2024
Migranti

"ResQ People" nel Mediterraneo per salvare vite: la nuova nave è pronta a salpare

L'imbarcazione ha già solcato il Mediterraneo centrale per soccorrere migranti con l'organizzazione tedesca Sea-Eye e il nome di "Alan Kurdi" e si unirà alla Flotta Civile già operativa. "Abbiamo fretta di salpare, per dare una speranza in più a chiunque si trovi in pericolo nel nostro mare", dice il presidente Luciano Scalettari

A un anno dalla sua nascita, la associazione italiana ResQ – People Saving People ha raggiunto il primo obiettivo: una nave pronta per partire per la prima missione di ricerca e soccorso nel Mediterraneo. La "ResQ People" è un'imbarcazione di ricerca e soccorso di 39 metri che ha già solcato il Mediterraneo centrale per soccorrere oltre 900 naufraghi, con l'organizzazione tedesca Sea Eye e il nome di "Alan Kurdi". A breve entrerà nella Flotta Civile che opera nel Mediterraneo centrale. "Siamo orgogliosi di entrare nella Flotta Civile e di farlo raccogliendo il testimone della Alan Kurdi: grazie agli amici di Sea Eye per il supporto e la collaborazione! La nave cambia nome e organizzazione, la missione rimane la stessa: salvare persone", fa sapere l'associazione, informando che questo è stato possibile grazie agli sforzi e all'impegno di migliaia di sostenitori che in questi mesi hanno creduto nella causa di ResQ.

La nave ResQ People pronta a salpare nel Mediterraneo 

Il costo della nave ammonta a 400mila euro, raccolti grazie all'impegno e alla generosità di oltre 3mila donatori, dai piccoli donatori fino a chi, come l'Unione Buddhista Italiana, ha dato "contributi straordinari", passando per le sponsorizzazioni tecniche di materiale e all'instancabile supporto delle reti delle associazioni e degli amici di ResQ sparsi in tutta Italia. La ResQ People attualmente batte bandiera tedesca e, data l'urgenza di essere in mare il prima possibile, salperà con questa bandiera comunitaria. L'equipaggio è già formato: a bordo, oltre al capomissione e alle figure dei marittimi indispensabili alla navigazione - come comandante, primo e secondo ufficiale, direttore di macchina e macchinisti, marinai - ci saranno un medico e un'infermiera, sei soccorritori (tra i quali due mediatori culturali), una logista per coordinare l'assistenza dei naufraghi a bordo della nave, un cuoco. L'equipaggio proviene da sette nazioni diverse e comprende sia figure di marittimi professionisti assunti per le missioni, sia volontari specializzati.  

"Siamo enormemente felici di aver raggiunto questo obiettivo: una nuova nave di soccorso che si unisce alla flotta civile per salvare uomini, donne e bambini che, ogni giorno, rischiano la vita. Quest'anno ci sono già state almeno 800 vittime nel Mediterraneo centrale. Una sola sarebbe già troppa. Ecco perché abbiamo fretta di salpare, per dare una speranza in più a chiunque si trovi in pericolo nel nostro mare", ha dichiarato il presidente di ResQ - People Saving People, Luciano Scalettari. Gherardo Colombo, presidente onorario dell'associazione, ha aggiunto: "ResQ è nata per un motivo molto semplice: chiunque di noi, se stesse rischiando la vita in mezzo al mare vorrebbe una mano tesa in soccorso. Il progetto nasce per salvare bambini, donne e uomini, per praticare diritti e tutelare la dignità umana. Siamo felici di poter salpare presto e fare la nostra parte nel Mediterraneo centrale: soccorrere è un obbligo, essere soccorsi un diritto".

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