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Venerdì, 29 Marzo 2024
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"A Napoli c'è gente che sta in macchina per ore e siamo al limite delle terapie intensive"

L'accusa di Walter Ricciardi, consulente del ministero sul coronavirus: "Vi sembra una zona gialla?"

"A Napoli si è arrivati al limite delle terapie intensive e dei pronto soccorso. C'è gente che sta in macchina per ore e gli viene fornito l'ossigeno nella macchina. Vi sembra una zona gialla?'': a dirlo è Walter Ricciardi, docente di Igiene all'università Cattolica e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, ospite di  Agorà su RaiTre. 

Secondo Ricciardi "Stiamo vedendo una circolazione intensissima delle persone in tutte le zone d'Italia. Con queste modalità il fatto che stiamo andando verso un lockdown generale è plausibile. Sicuramente in questa seconda fase ci sono anche insofferenze psicologiche". E ancora: "Il personale medico e sanitario è più restio oggi a entrare nei reparti Covid perché è stato anche vilipeso - ha aggiunto - Dopo la prima fase 'eroica' oggi è cambiata la situazione''. Ricciardi è intervenuto anche sulle polemiche e i sospetti sui dati inviati dalle Regioni che alcuni denunciano possa essere manipolati: "Non ci voglio nemmeno pensare che i dati possano essere stati manomessi, perché sarebbe un reato gravissimo", ha precisato. Infine il consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza si è espresso anche sul vaccino Pfizer. "E' una notizia bellissima, ma le prime dosi arriveranno auspicabilmente all'inizio dell'anno prossimo, non prima, per questioni di autorizzazioni. Siamo fiduciosi che nel 2021 - ha concluso - avremo uno o forse 2 vaccini, ma anche allora dovremo stare attenti''.

 In un'intervista rilasciata stamattina a Repubblica Ricciardi aveva detto che "La malattia può provocare una serie di complicanze che normalmente portano a circa ottomila morti l'anno e a decine di migliaia di ricoveri", pertanto "questi pazienti aumenterebbero ancora l'enorme pressione che sta già esercitando sugli ospedali il Covid". "Per questo - spiega - la campagna deve accelerare o il sistema andrà in tilt".

Alla domanda se il vaccino contro l'influenza potrebbe proteggere anche dal coronavirus e quindi agevolare l'allentamento della morsa anche sul sistema sanitario, Ricciardi risponde. "È una cosa ipotizzabile ma non è stata provata dal punto di vista scientifico. Piuttosto si e' notato, in particolar modo in Australia, che in questa stagione grazie alla vaccinazione molto diffusa l'influenza ha circolato pochissimo" ma il punto è che "non sono solo gli ospedali il problema, ma sono in crisi in tutte le loro articolazioni. È saltato il contact tracing . dice Ricciardi - e non c'è sufficiente assistenza territoriale". E precisa: "Con il ministro avevamo detto il 6 aprile di predisporre il piano per la preparazione alla seconda ondata. Anche in questo caso alcune Regioni lo hanno fatto, molte no". 

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