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Venerdì, 19 Aprile 2024
La mazzata

Benzina, lo "scherzetto" di Ferragosto: brutta sorpresa ai distributori

Assoutenti chiede l’intervento del Governo per ridurre la tassazione abnorme sui prezzi dei carburanti

Il fatto che da una parte calino le quotazioni del petrolio sul mercato azionario, mentre dall’altra aumentino i prezzi della benzina, fa storcere il naso. Ancora di più in un periodo come questo, la settimana di Ferragosto, nella quale si verifica l’esodo degli italiani in vacanza, che si ritroveranno una brutta sorpresa alla pompa di benzina. Risalgono infatti i prezzi dei carburanti, con la benzina che raggiunge 1,657 euro al litro (+18,6% rispetto al 2020) e il gasolio che vola a 1,510 euro al litro. Non ci sono dubbi per Assoutenti: sono speculazioni sulle vacanze estive degli italiani.

"I nuovi rincari dei prezzi di benzina e gasolio arrivano dopo una settimana di sostanziali ribassi per le quotazioni del petrolio sui mercati internazionali - afferma il presidente Assoutenti Furio Truzzi - Questo conferma che i listini alla pompa risentono delle partenze degli italiani, aumentando in modo speculativo in occasione degli spostamenti delle famiglie su strade e autostrade per raggiungere le località di villeggiatura".

In effetti la ripartenza dell’economia e del turismo dopo un lungo fermo per colpa della pandemia da Covid, ha sì riportato ossigeno agli italiani, ma il paradosso è che si sono anche registrati aumenti di presso per alcuni prodotti e rincari ai servizi. “Solo per i rifornimenti, le famiglie italiane dovranno mettere in conto una maggiore spesa complessiva pari a 8 miliardi di euro annui a causa della corsa dei carburanti alla pompa. - prosegue Truzzi - Ci sono poi gli effetti indiretti che già iniziano a farsi sentire sulle tasche”. Il numero uno dell’associazione per la difesa degli utenti, si riferisce a luce e gas, ma anche l’industria, costretta ad affrontare nuovi e maggiori costi sulla filiera produttiva. 

Assoutenti chiede così l’intervento del Governo per ridurre la tassazione abnorme sui prezzi dei carburanti, partendo dal taglio di “accise inutile e anacronistiche che servono solo ad aumentare le casse erariali, studiando meccanismi automatici per limitare gli effetti del caro-benzina sulla collettività già  impoverita da un anno e mezzo di Covid”. 
 

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