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Martedì, 19 Marzo 2024
Azione collettiva

Il risarcimento per i vaccinati con AstraZeneca: "Fino a 10mila euro per gli under 60". Perché si può fare ricorso

L'azione collettiva lanciata dal Codacons: gli under 60 che hanno ricevuto la prima dose del siero anglo-svedese possono presentare una diffida. Il presidente dell'associzione Marco Ramadori: ''La nostra non è un'iniziativa no-vax ma serve chiarezza e sicurezza per la salute dei cittadini''

AstraZeneca sì, AstraZeneca no, AstraZeneca sì, ma solo ad alcuni. Il caos generato intorno al siero anti-covid anglo-svedese ha gettato nel panico e nell'incertezza migliaia di italiani che hanno già ricevuto la prima dose del vaccino. Da una parte ci sono gli over 60, che dovrebbero fare la seconda dose ma temono in ulteriori effetti collaterali, dall'altra ci sono i cittadini con meno di 60 anni, che adesso saranno costretti ad effettuare la seconda dose con un siero diverso. Un clima confuso che merita maggiore chiarezza e un risarcimento per chi è stato danneggiato dalla cattiva informazione su AstraZeneca: è quanto chiede il Codacons, che ha lanciato un'azione collettiva per chiedere un risarcimento per tutti i soggetti con meno di 60 anni che hanno ricevuto dosi di Vaxzevria.

Caos AstraZeneca: il Codacons lancia l'azione collettiva

A spiegare l'iniziativa a Today.it è stato Marco Ramadori, avvocato e presidente del Codacons: ''La nostra non è un'azione no-vax, anzi. Noi siamo a favore del piano vaccinale ma, così come la gente che ci contatta ogni giorno, vogliamo chiarezza e sicurezza in merito ai vaccini. C'è una incertezza totale, soprattutto a causa delle notizie e delle decisioni contraddittorie prese nelle ultime settimane dalle istituzioni''.

In effetti, le indicazioni giunte dall'Aifa, l'Agenzia nazionale del farmaco, sul vaccino AstraZeneca, sono cambiate più volte dalla sua entrata in scena. Prima era stato autorizzato per tutti gli under 55, per poi essere sospeso in via precauzionale in seguito di alcuni casi di trombosi, per poi ottenere dall'Ema (European Medicines Agency), l'ok con raccomandazione per gli over 60. L'Aifa aveva poi consigliato il siero più indicato per i più giovani, rispetto a Pfizer e Moderna, salvo poi cambiare nuovamente rotta, con il ministero della Salute che raccomanda AstraZeneca per le persone con più di 60 anni. Proprio oggi l'Ema ha voluto dare un ulteriore chiarimento: ''Il vaccino AstraZeneca è valido per tutti''.

''La situazione di totale incertezza - spiega il Codacons in una nota - e i continui cambiamenti nel piano vaccinale hanno di fatto messo potenzialmente a rischio la salute di quei soggetti che hanno ricevuto Astrazeneca pur essendo categorie a cui la somministrazione di tale vaccino era sconsigliabile. Errori, ritardi e repentini dietrofront da parte degli enti pubblici che aprono ora le porte ai risarcimenti in favore dei cittadini''.

Vaccino AstraZeneca, come chiedere il risarcimento

Ma quindi, si può chiedere un risarcimento? La risposta è sì, come confermato da Ramadori: ''Noi chiediamo chiarezza sul da farsi, ma in alternativa abbiamo lanciato questa iniziativa: scaricando il modulo dal nostro sito è possibile presentare la propria diffida, con gli eventuali risarcimenti che potrebbero arrivare fino a 10mila euro. La diffida può essere presentata anche in assenza di conseguenze fisiche legate alla vaccinazione, e per i potenziali rischi corsi sul fronte della salute: ''Esiste una legge che prevede un indennizzo per chi subisce delle menomazioni o degli effetti collaterali permanenti in seguito alla vaccinazione – ha sottolineato Ramadori – ma chiederemo un risarcimenti anche per tutte le persone che vivono nel timore di ammalarsi o di avere effetti negativi sulla propria salute. Un disagio che si unisce ai dubbi sulla necessità di ricevere la seconda dose di un vaccino differente''.

Come spiegato dall'Associazione per i consumatori, la diffida contempla tre diverse fattispecie di danno:  

  • Il risarcimento del danno non patrimoniale causato dalla paura di ammalarsi per avere ricevuto la somministrazione del vaccino Astrazeneca autorizzato dalle competenti autorità Italiane (danno ormai riconosciuto dalla Giurisprudenza da svariati anni in particolare a seguito del noto “caso Seveso” del 1976). Tale danno potrà forfettariamente quantificarsi nella misura di euro 10.000.
  • Il risarcimento del danno non patrimoniale-biologico, danno permanente o temporaneo, anche in termini di danno differenziale, riportato per essere stato sottoposto alla vaccinazione Astrazeneca, con riserva di indicazione e quantificazione specifica.
  • L’indennizzo previsto dalla Legge 201/92 a carico dello Stato per essere stato sottoposto a vaccinazione da cui è derivala la menomazione psicofisica permanente da valutarsi e quantificarsi nel prosieguo.

Una chiarezza, quella richiesta dal Codacons, necessaria soprattutto per evitare intoppi e rallentamenti nel piano vaccinale, oltre che per ristabilire un clima di tranquillità nei cittadini, almeno sul tema dei vaccini: ''Abbiamo ricevuto centinaia di telefonate di cittadini che ci chiedono cosa devono fare, ma noi non siamo un 'autorità medica e non possiamo rispondere a domande di questo tipo. Serve chiarezza dal Governo e un piano omogeneo per tutte le Regioni: in assenza di risposte procederemo con l'azione collettiva. Prima esamineremo tutte le diffide - ha concluso il presidente del Codacons – poi presenteremo la richiesta di risarcimento in sede civile, chiedendo il rimborso economico adeguato per ogni individuo in base alla tipologia di danno''. 

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