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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Rivolta nel carcere di Sanremo: detenuti lanciano mobili e televisori

La rivolta - ha spiegato in una nota il segretario regionale del sindacato Uilpa-Polizia penitenziaria, Fabio Pagani - è stata sedata dopo quattro ore "di violenze e devastazioni"

La notte scorsa nel carcere di Sanremo Calle Armea è scoppiata una rivolta. Una quindicina di detenuti della prima sezione, intorno alle 2, hanno cominciato a lanciare suppellettili, tv, mobili e bombolette a gas accese nel cortile interno dell'istituto penitenziario. Lo ha riferito il segretario regionale ligure del Sappe Michele Lorenzo precisando che la protesta era iniziata intorno alle 21, in modo pacifico, per poi riaccendersi in piena notte. Gli agenti hanno riportato alla calma i detenuti dopo ore di trattative.

"Gli agenti penitenziari e il comandante del reparto presente hanno saputo gestire la situazione - ha spiegato all'Adnkronos Michele Lorenzo -. Alla base della protesta al di là del sovraffollamento, oggi nel carcere di Sanremo vi sono 260 detenuti a fronte di una capienza di 210, vi è stato il rifiuto di concedere ulteriori benefici di quelli previsti per regolamento. Per fortuna si è trattato solo di una quindicina di detenuti e la protesta non ne ha coinvolti altri". "Per il 9 novembre - ha aggiunto Lorenzo - stiamo organizzando una manifestazione di protesta contro la gestione a maglie larghe delle carceri liguri. Abbiamo scritto al ministro della Giustizia e aspettiamo un segnale. Sono fiducioso in una sua risposta".

Rivolta dei detenuti nel carcere di Sanremo

All'arrivo del direttore e del comandante sono stati individuati i principali rivoltosi e sono stati isolati, "la sezione appare un vero e proprio campo di battaglia", si legge in una nota del sindacato Uil-Pa Liguria. "Le fiamme sono state spente grazie all'utilizzo dell'idrante da parte della Polizia Penitenziaria, televisioni lanciate nel corridoio e lenzuola imbevute di olio".

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"Questo ennesimo evento critico è uno dei tanti segnali che rilevano la prossima implosione del sistema penitenziario e soprattutto del carcere di Sanremo - ha detto Fabio Pagani, segretario regionale della Uil Polizia Penitenziaria -. Ormai ogni istituto è una polveriera pronta a deflagrare. Invitiamo il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede a intervenire per risolvere con urgenza questa criticità".
 

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