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Giovedì, 28 Marzo 2024
Tensione alle stelle

Attacco russo all'Ucraina: mercoledì 16 febbraio il D-day

Il segretario di Stato Usa, Antony Bliken, ha parlato di una "accelerazione drammatica del rafforzamento delle forze russe"

Proseguono le grandi manovre diplomatiche per evitare l'attacco della Russia all'Ucraina, anche se i venti di guerra soffiano sempre più forte. Secondo quanto riportato dalla Cnn, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sarebbe stato informato che il giorno dell'attacco russo sarà mercoledì 16 febbraio 2022. Di contro Zelensky ha dichiarato mercoledì 16 febbraio "giornata dell'unità".

Gli Usa chiudono l'ambasciata a Kiev

Non si preannuncia nulla di buono nella crisi Russia - Ucraina, nonostante il ministro degli esteri russo Lavrov abbia detto a Putin che ci sono ancora delle chance per trovare un accordo con l'Occidente. Vista l'imprevedibilità della situazione, gli Stati Uniti hanno deciso di chiudere l'ambasciata a Kiev e di trasferire "provvisoriamente" a Leopoli i diplomatici rimasti dopo i rimpatri del personale non essenziale. Il segretario di Stato, Antony Bliken, ha parlato di una "accelerazione drammatica del rafforzamento delle forze russe. Ho ordinato queste misure per una ragione, per la sicurezza del nostro staff. Sollecitiamo con forza i cittadini americani che ancora rimangono in Ucraina a lasciare il Paese immediatamente. La strada per la diplomazia rimanere aperta se la Russia sceglie di impegnarsi in buona fede", ha sottolineato Blinken.

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Il 16 febbraio potrebbe essere la data dell'attacco

La data del 16 febbraio 2022 potrebbe davvero essere quella del D-day. Secondo alcuni media, infatti, alcune truppe russe vicino al confine con l'Ucraina avrebbero iniziato a muoversi in "posizioni da attacco". In particolare, Mosca avrebbe spostato parte dell'artiglieria a lungo raggio in posizione di tiro. Secondo il Pentagono, invece, la Russia nel weekend ha rafforzato il proprio dispositivo militare al confine con l'Ucraina. In poche parole non ci sono segnali di de-escalation, anzi.

Riflettori puntati sull'incontro tra Scholz e Putin

Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in una conferenza stampa congiunta a Kiev con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha invitato la Russia a cogliere le offerte di dialogo perché "in caso di aggressione militare, saremmo pronti a sanzioni su vasta scala. Un attacco all'Ucraina avrebbe gravi conseguenze. La sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina non sono negoziabili", ha tuonato Scholz a poche ore dall'incontro con Putin. Il cancelliere tedesco ha poi dichiarato che la questione dell'ingresso dell'Ucraina nella Nato attualmente "non è in agenda" e quindi "ci aspettiamo da Mosca segnali immediati di de-escalation".

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