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Giovedì, 25 Aprile 2024
La crisi umanitaria

Salvini: "Per profughi ucraini porte aperte, qui c'è enorme spazio"

Cominciano ad arrivare in Italia i primi autobus con famiglie sfuggite alla guerra

"Arriveranno altre donne e uomini e sono benvenuti, c'è enorme spazio per le persone di buona volontà. Tutti i sindaci della Lega si stanno muovendo, ma non è questione di partiti". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, nel corso di un'intervista su Rai Tre nel giorno in cui cominciano ad aumentare gli arrivi di cittadini e famiglie ucraini anche in Italia. 

"Io ho sempre combattuto per l'aiuto dei profughi e contro i barchini e i barconi e gli arrivi clandestini che subiamo dal Nord Africa da persone che non sono profughi veri," ha aggiunto. I profughi ucraini "li andrei personalmente a prendere a migliaia e migliaia, senza mettere limite numerico", ha concluso. Una posizione condivisa anche da altri esponenti del Carroccio, come il presidente del Friuli Massimiliano Fedriga. 

Lamorgese: "Solidarietà sempre stata punto fermo"

Intanto, la ministra degli Interni Luciana Lamorgese è a Bruxelles per il Consiglio Affari Interni straordinario dei Paesi Ue, dove si discuterà proprio come ripartire i profughi ucraini. Secondo la Commissione europea, già 300mila uomini, donne e bambini hanno lasciato l'Ucraina. "La solidarietà è sempre stata un punto fermo della nostra agenda europea - ha detto la ministra - A maggior ragione ora daremo la massima solidarietà a un popolo che sta soffrendo. L'Italia sarà tra i Paesi" che accoglieranno i rifugiati ucraini e "spero che saremo in tanti a poter accedere ai principi di solidarietà, anche con la redistribuzione sui nostri territori". 

I primi profughi in Italia

Questa mattina un autobus con targa ucraina con una cinquantina di persone a bordo - donne e bambini e due uomini, di cui uno è l'autista - in fuga dalla guerra è giunto al confine di Fernetti (Trieste). Ad attendere il bus c'erano le forze dell'ordine, che hanno effettuati i regolari controlli di frontieri. Sono diretti tutti a casa di amici o di conoscenti, prevalentemente al Nord tra Brescia, Vicenza, Milano. Qualcuno è diretto anche a Roma.

Stamani presto e ieri erano arrivate alcune auto o poche persone alla spicciolata, su autobus di nazionalità rumena. Questo, invece, sarebbe il primo con targa ucraina. Sul parabrezza c'è la scritta "Cherkasy -Genova, attraverso Kyiv, Zhytomyr, Rivne, Ternopil, Lviv". A bordo ci sono donne e bambini, anche di soltanto pochi mesi, partiti due giorni fa e giunti questa mattina. I rispettivi mariti, hanno detto, sono rimasti in Ucraina a combattere. Tutte hanno lanciato un appello, "torni presto la pace".

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