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Venerdì, 19 Aprile 2024
La polemica

Per Salvini "le varianti nascono come reazione al vaccino": gli esperti lo smentiscono

Perché le affermazioni del leader della Lega su vaccini e varianti non sono corrette secondo Galli, Pregliasco, Bassetti e Burioni

Bufera contro Matteo Salvini, per le sue ultime dichiarazioni su vaccini e varianti. Per il leader della Lega, ospite a L’aria che tira, "le varianti nascono come reazione al vaccino". Parole che hanno suscitato immediatamente la replica di esperti e scienziati, che hanno risposto e spiegato perché quelle di Salvini non sono informazioni corrette. Discutendo con la conduttrice Myrta Merlini, Salvini ha affermato: "Io sono vaccinato, posso prendere il virus e posso trasmetterlo. Se faccio un tampone ora, vedo se sono negativo. Lo strumento imbattibile e indiscutibile per vedere se una persona è negativa in quel momento è il tampone. Il vaccino mi protegge ma non mi rende totalmente immune, né dal prenderlo né dal trasmetterlo. Proviamo a fare informazione corretta: le varianti nascono come reazione al vaccino".

Le reazioni degli esperti alle parole di Salvini

"Voi capite perché sono scoraggiato?", è stato il commento su Twitter di Roberto Burioni, docente di virologia all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano, commentando le affermazioni di Salvini e ricondividendo un suo thread in risposta proprio a chi chiedeva se i vaccini provocano l'emergenza di varianti resistenti.

L'Adnkronos Salute ha chiesto un commento alle parole del leader della Lega a diversi esperti, i quali hanno tutti criticano Salvini e le sue affermazioni, spiegando perché sono errate.

"Il senatore Salvini deve parlare delle cose che sa e non di cose orecchiate in giro, lasci stare i vaccini che salvano le vite e oggi sono l'unico strumento che evita l'ospedale e il cimitero", ha detto Massimo Galli, docente di Malattie infettive all'università Statale e primario al Sacco di Milano. "Le varianti nascono sotto la pressione immunitaria dell'ospite - ha ricordato Galli - le mutazione si vengono a creare casualmente e se una si rende più efficiente si afferma. Ma se non hai fatto il vaccino oggi con la variante Delta rischi di finire in ospedale e questa è la nostra preoccupazione maggiore".

Per Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova, "dire quello che ha detto Salvini è profondamente inesatto". Basetti ha poi spiegato: "L'affermazione che le varianti nascono come reazione al vaccino è una delle cose più inesatte che ho sentito da quando si parla di pandemia. Le varianti nascono quando le persone non sono vaccinate e il virus si muove, liberamente: vedi la Delta in India dove la popolazione non era immunizzata così la Mu. Dire quello che ha detto Salvini è profondamente inesatto". "I vaccinati si possono contagiare, su questo non c'è nessun dubbio, ma non è questa la comunicazione che si deve fare alle persone, dobbiamo dire che se non sei immunizzato ti ammali gravemente. Questo - ha aggiunto Bassetti - dovrebbe dire un politico, anzi forse non dovrebbero proprio parlare di scienza perché lo devono fare gli scienziati. Ma oggi in Italia di vaccini parlano tutti facendo danni, mi dispiace delle parole di Salvini perché è una comunicazione non corretta".

Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università degli Studi di Milano, ha rincarato la dose. Per lui le affermazioni del leader della Lega "arrivano da cattivi consiglieri e istillando dubbi. È legittimo che la politica decida come usare i vaccini, ma qui si deborda". "È chiaro, lo sapevamo già, che se siamo tutti vaccinati il virus alla lunga replicherà e andrà controllato e monitorato questo processo e magari i vaccini saranno aggiornati", ha spiegato. "Il meccanismo di replicazione del virus non è intelligente, ma è un fatto casuale che rovescia un'inefficienza a vantaggio e applica quello che è il principio darwiniano del caos e della necessità dell'evoluzione. Se l'ambiente è favorevole, vedi il caso della variante Delta in India, la mutazione prende piede", ha aggiunto.

La replica di Salvini dopo le polemiche

In serata, dopo le polemiche - anche politiche - seguite alle sue dichiarazioni, Salvini ha provato a correggere il tiro. "Sono fra i 40 milioni di italiani che hanno scelto il vaccino e lavoro, al fianco di sindaci e governatori, per offrire questa possibilità a chi ancora non l'ha fatto", ha detto, aggiungendo però che “ricordare che il vaccino comunque non ci rende immortali, che occorre continuare ad essere prudenti per sconfiggere le varianti, che col virus purtroppo dovremo convivere a lungo, con pazienza e attenzione,  è semplicemente responsabilità", per cui "basta con le polemiche, uniti contro il virus e stop".

La Lega con una nota ha citato una pagina dell'Istituto superiore di sanità in cui, tra "le ipotesi avanzate" per elencare i "motivi che determinano lo sviluppo di una variante di un virus", si cita la "pressione selettiva esercitata dalla risposta immunitaria, da farmaci o da vaccini”, ricordando che Salvini oggi ha comunque lanciato un appello affinché gli italiani si vaccinino, come ha già fatto lui stesso, ma "per scelta consapevole e non per costrizione".

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