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Venerdì, 29 Marzo 2024
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"Qui ci sono ebrei": scritta antisemita sulla porta di casa della partigiana deportata Lidia Rolfi

La scritta comparsa questa mattina sulla porta dell'abitazione a Mondovì (Cuneo) dove Rolfi ha vissuto fino al 1996 e dove ora abita il figlio, che ieri su un giornale locale aveva scritto un articolo per la Giornata della Memoria

Una scritta antisemita è comparsa sulla porta dell'abitazione di Lidia Beccaria Rolfi, staffetta partigiana e deportata come politica nel campo di concentramento nazista di Ravensbrück.  Qualcuno ha scritto "Juden hier" ("Qui ci sono ebrei", ndr) e tracciato una stella di David sulla porta della casa di Mondovì (Cuneo) dove la donna ha vissuto fino alla morte, avvenuta nel 1996, e dove oggi abita ancora il figlio, Aldo. Da qualche anno la via dove si trova l'abitazione è stata intitolata proprio a Lidia Beccaria Rolfi.

Aldo Rolfi ha condiviso poche ore fa su Facebook la fotografia della porta imbrattata dalla scritta che richiama quelle che comparivano nelle città tedesche durante il nazismo per indicare le case abitate da ebrei. Ieri Rolfi aveva pubblicato un articolo su un giornale locale per ricordare la madre in vista della Giornata della Memoria, dal titolo: "La memoria cresce, ma anche l'antisemitismo: le parole di Lidia Rolfi anticipavano i temi di oggi".

"La scritta 'Juden hier', 'qui ci sono ebrei', come nelle città tedesche durante il nazismo, è comparsa nella notte appena trascorsa a Mondovì (Cuneo) sulla porta della casa dove la donna ha vissuto sino alla morte, nel 1996. La via dove sorge la casa è stata intitolata proprio alla Rolfi pochi anni fa. Noi non abbiamo paura. Solo molta amarezza", ha scritto Emanuele Fiano, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, in un commento sul suo profilo Facebook dal titolo: “Se pensavate che fosse tutto finito”.

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