rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Il report

Scuole vecchie e che si "sbriciolano": un crollo ogni 4 giorni, le regioni a rischio

I dati di Cittadinanzattiva: 45 casi registrati negli istituti di vario ordine e grado fra settembre 2021 e agosto 2022. Il 42% delle nostre scuole è stato costruito prima del 1976, di molte non si conosce la data

Edifici vecchi, soffitti malconci, parti di intonaco che vengono giù. E' lo sconfortante quadro di molte scuole italiane. Mentre le lezioni riprendono, Cittadinanzattiva presenta il XX Rapporto ''Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola", che nasce nell'ambito della campagna avviata nel 2002 dopo il crollo della scuola Iovine di San Giuliano di Puglia, in Molise. 

Secondo il rapporto, sono 45 i casi di crollo registrati negli istituti di vario ordine e grado fra settembre 2021 e agosto 2022, circa un episodio ogni quattro giorni di scuola. Dei 45 crolli, 16 sono avvenuti nelle regioni del Sud e nelle Isole (Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna), 19 nel Nord (Lombardia, Piemonte, Liguria, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna), 10 nelle regioni del Centro (Toscana, Lazio). Le conseguenze sono state il ferimento di alcune persone oltre che danni agli ambienti e agli arredi, interruzione della didattica, provocando ingenti disagi agli studenti e alle loro famiglie. Si è trattato fortunatamente di crolli avvenuti di notte, nel weekend o in periodi di chiusura delle scuole.

Il quadro che emerge è quello di un patrimonio edilizio scolastico vecchio e malconcio, visto che il 42% delle scuole è stato costruito prima del 1976 per circa un ulteriore quarto non si conosce invece la data di costruzione. Oltre la metà è privo delle certificazioni di agibilità statica e di prevenzione incendi. Gli istituti secondari di secondo grado mostrano più degli altri le crepe dovute all'età, ai ritardi e a una lunga interruzione nell'assegnazione dei fondi alle Province - enti depauperati di risorse anche tecniche e professionali -, all'irrisolto problema delle classi sovraffollate (circa l'8% del totale, ossia 9.974 classi delle superiori nel 2020-21 con più di 26 studenti). Le regioni che presentano una percentuale più alta di scuole che possiedono la certificazione di prevenzione incendi sono la Valle d'Aosta (51,74%), l'Emilia Romagna (49,50%), l'Umbria (47,80%), il Molise (47, 05%). Tra le regioni con le percentuali più basse: Lazio (12,21%, Calabria (18,75%), Sardegna (22,81%).

Quanto al documento di valutazione rischi (Dvr) ne è in possesso il 77% delle scuole: tra le regioni più virtuose le Marche - 90,2% - seguita da Veneto, Umbria, Toscana, Sicilia, Lombardia con percentuali oltre l'80%; l'Abruzzo è la regione con la percentuale più bassa di edifici in possesso del Dvr (33%). Il Piano di emergenza è stato redatto dal 79% delle scuole: tra le regioni più virtuose sempre al primo posto le Marche (91,08%), seguita da Veneto (88%), Toscana (86%), Umbria (85%), Lombardia (83%), Basilicata (80%). La regione con le percentuali più basse anche per questo adempimento risulta essere l'Abruzzo (34%).  

Continua a leggere su Today.it

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scuole vecchie e che si "sbriciolano": un crollo ogni 4 giorni, le regioni a rischio

Today è in caricamento