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Venerdì, 19 Aprile 2024
Nuovi ruoli

Arrivano i "docenti tutor" per gli studenti stressati

La nuova figura professionale ideata dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara riceverà un aumento dello stipendio e avrà nuovi compiti specifici

"La prima applicazione della rivoluzione del merito". Così il ministro dell'Istruzione - e del Merito, appunto - Giuseppe Valditara nel presentare la nuova figura professionale pensata appositamente per le scuole: il "docente tutor". In un intervento sul canale YouTube del ministero, Valditara ha spiegato i compiti, le responsabilità, la retribuzione e i requisiti del nuovo ruolo di docente, che debutterà a settembre in occasione dell'avvio del prossimo anno scolastico. 

I requisiti

Requisito fondamentale sarà una particolare formazione nelle materie psicopedagogiche e per questo motivo il ministero ha aperto un corso di formazione ad hoc per plasmare la figura di tutor. A quanto sembra, la figura sarà obbligatoria in ogni scuola e per questo nelle prossime settimane tutti gli istituti dovranno indicare i docenti scelti per la formazione necessaria all'ottenimento del ruolo. Il corso ministeriale consisterà in appena venti ore di lezione online e si concluderà "entro fine maggio", come dichiarato da Valditara. Nel corso del prossimo anno saranno affiancate altre occasioni di formazione specifica. 

Per ora, l'esperimento riguarderà soltanto le classi che vanno dalla terza alla quinta superiore, ma se i risultati saranno buoni si partirà dalla prima media. I migliori candidati, o quelli più ideali secondo il ministro, sono i docenti di ruolo con un contratto a tempo indeterminato, con almeno cinque anni di anzianità e con la disponibilità a svolgere questo ruolo per almeno un triennio.

Cosa farà il docente tutor

Il docente tutor si occuperà: "Con i suoi colleghi, di individuare un piano personalizzato per ciascuno studente e di favorire il recupero per quei ragazzi che sono più indietro nella preparazione, oppure per quei ragazzi che in classe si annoiano perché sono molto avanti". Valditara fa riferimento a chi ha più difficoltà nello studio durante le lezioni o chi invece è più brillante e quindi durante le ore scolastiche si "annoia" maggiormente. 

Articolo: Crisi d’ansia tra gli studenti per i voti, liceo li cancella

Le attività pensate dal ministro saranno di diverso tipo e potranno essere sia durante le ore di lezione, sia nelle ore pomeridiane. Se le prime sono pensate per essere ore di recupero e potenziamento, le attività pomeridiane hanno l'obiettivo nobile di ridurre la dispersione scolastica evitando che i ragazzi meno abbienti: "Vadano in strada perché i genitori lavorano o perché non hanno la possibilità di pagare docenti per le ripetizioni. Al pomeriggio avranno la possibilità di approfondire, studiare, con degli insegnanti che saranno appositamente pagati, sotto il coordinamento dei tutor, d'intesa con tutti gli altri docenti della classe". Proprio sulla dispersione scolastica - più forte nelle aree meridionali del paese - il ministro ha parlato dell'introduzione di un'Agenda Sud per arginare il fenomeno. 

Quanto saranno pagati i docenti tutor

Il governo ha "già stanziato una prima tranche da 150 milioni di euro" che serviranno per permettere al docente tutor di guadagnare oltre "4700 euro in più all'anno" per le attività durante le ore scolastiche. "Per le attività extracurricolari (dopo le ore di scuola, ndr), dato che ci sarà un'attività pomeridiana importante, abbiamo stimato circa 3mila euro ulteriori" ha continuato Valditara. Secondo le stime si parlerebbe quindi di un aumento di 7700 euro lordi all'anno, 660 euro in più al mese. 

L'introduzione di questa figura arriva in risposta a una situazione che vede gli studenti italiani sempre più stressati e in ansia per via di una scuola giudicata da molti come "opprimente". Dopo che 56 studenti hanno abbandonato il liceo classico Berchet di Milano a marzo scorso, si sono moltiplicate le segnalazioni di situazioni insostenibili all'interno delle classi e il tema è tornato sul tavolo. Il ministro ha detto che con il docente tutor: "A scuola tornerà la serenità". "Alle famiglie dico di fidarsi dello Stato e del Ministero. Crediamo che la scuola sia il pilastro fondamentale della società" ha concluso. 

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