rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Si torna alla didattica a distanza?

Scuole chiuse, l'ipotesi prende forma: "Bambini sono più colpiti dalle varianti"

Se Massimo Galli - primario dell'Ospedale Sacco - consiglia la didattica a distanza nelle scuole superiori di tutto il Paese, è lo stesso epidemiologo Gianni Rezza a fare il punto sulla situazione: "Focolai scolastici in aumento"

L'aggravamento dell'epidemia di Covid-19 in Italia potrebbe portare alla chiusura delle scuole? Il rischio c'è e anche Massimo Galli, primario infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano, è tornato a consigliare la didattica a distanza nelle scuole superiori di tutto il Paese.

 "La diffusione è importante anche nelle elementari - sottolinea intervenendo a Skytg24 - ma su queste farei un discorso molto per zone, per quelle più colpite. Se vengono bloccate completamente le elementari, praticamente si rende impossibile l'attività lavorativa dei genitori, sicuramente delle madri. Le cose devono essere bilanciate. Nelle scuole si dovrebbe fare uno sforzo maggiore di estensione della diagnostica, anche sperimentale". "La scuola - conclude il primario del Sacco - è sempre stato un elemento di rischio, se non per l'interno della scuola stessa, per quanto riguarda tutto quello che le gira attorno, trasporti e movimenti di persone. In particolare ora abbiamo varianti che si sono dimostrate particolarmente in grado di essere trasmesse a bambini e giovani". 

I bambini sono più colpiti dalle varianti

incidenza contagi scuola-2

Dal canto suo il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, durante la conferenza stampa al ministero della Salute, si è detto particolarmente preoccupato per la comparsa di molti focolai. "Il tasso di incidenza sta crescendo in età scolastica - spiega l'epidemiologo - Abbiamo una diminuzione dell'età media dei casi: ciò può essere un primo effetto delle vaccinazioni sugli anziani e soggetti nelle Rsa. Però cominciamo a vedere anche focolai nelle scuole e cio potrebbe essere conseguenza delle varianti che infettano di più i bambini ma senza forme gravi. Quest'ultimo è un elemento di cui tenere conto".

La Didattica in presenza è una priorità da tutelare se la situazione epidemiologica lo consente. In presenza di focolai o varianti la chiusura è una misura che deve essere considerata, dobbiamo essere pragmatici

Proprio dal Cts arriverà nei prossimi giorni un parere tecnico sulla situazione epidemiologica nelle scuole, richiesta dai governatori alla luce della diffusione delle nuove varianti del Covid.  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scuole chiuse, l'ipotesi prende forma: "Bambini sono più colpiti dalle varianti"

Today è in caricamento