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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Sea Watch, Carola Rackete lascia Lampedusa: la Procura chiede la convalida dell'arresto

La comandante della nave che ha soccorso 53 migranti in nave è stata interrogata ad Agrigento. È apparsa molto tesa ed è salita sull'imbarcazione della Finanza senza mai alzare lo sguardo

È terminata, dopo circa tre ore di interrogatorio, l'udienza di convalida del fermo della comandante della nave Sea watch Carola Rackete. Il giudice per le indagini preliminari Alessandra Vella si è riservata la decisione: entro domani è atteso il verdetto, ovvero se convalidare l'arresto o scarcerare la giovane. 

La Procura di Agrigento aveva chiesto la convalida dell'arresto e il divieto di dimora nella provincia di Agrigento per i reati 1100 del codice della navigazione, cioè resistenza a nave da guerra, e l'articolo 337 del codice penale, cioè resistenza a pubblico ufficiale. Per l'accusa l'impatto della nave Sea watch con la vedetta della Gdf è stato volontario: "La manovra effettuata con i motori laterali della Sea Watch che ha prodotto lo schiacciamento della motovedetta della Guardia di finanza verso la banchina".

"Procura verificherà se Libia è porto sicuro"

Contestualmente il Procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio ha annunciato che la Procura siciliana verificherà se "i porti della Libia possono ritenersi sicuri o meno" e se "la zona Sar libica è efficacemente presidiata dalle autorità della guardia costiera libica".

Verifiche saranno effettuate nell'inchiesta separata per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina nei confronti di Carola Rackete. "Andremo a verificare le concrete modalità del salvataggio cioè a dire se vi sono stati contatti tra i trafficanti di esseri umani e la Sea Watch, se il contatto è avvenuto in modo fortuito o ricercato - ha detto ancora Patronaggio- Tutta una serie di elementi che servono a verificare se si è trattato di un'azione di salvataggio in mare oppure un'azione concertata".

"Carola Rackete è una donna molto decisa" ha detto l'avvocato Alessandro Gamberini, all'uscita dell'udienza. "Si è assunta la responsabilità di entrare in porto perché lo staff medico le aveva detto che la situazione stava peggiorando a bordo".

Germania in pressing per liberare Carola Rackete

Il vicepremier Matteo Salvini commenta su twitter: "Da giustizia mi aspetto pene severe per chi ha attentato alla vita di militari italiani e ha ignorato ripetutamente le nostre leggi. Dagli altri Paesi europei, Germania e Francia in primis, mi aspetto silenzio e rispetto.

"Siamo comunque pronti a espellere la fuorilegge tedesca."

Nel frattempo anche l'Onu interviene sulla vicenda Sea Watch e l'arresto della capitana Carola Rackete, affermando, attraverso un portavoce, che "il salvataggio in mare è da molto tempo un imperativo umanitario" ed "è anche un obbligo in base al diritto internazionale". "Nessuna nave o comandante dovrebbero rischiare di essere multati per essere andati in aiuto di imbarcazioni in difficoltà, dove era imminente la perdita di vite umane" spiega Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.

Sea Watch, l'arresto di Carola: tutti gli aggiornamenti

Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, il suo vice Salvatore Vella e il pubblico ministero Gloria Andreoli hanno chiesto la convalida dell'arresto di Carola Rakete, comandante della nave Sea Watch3.

I reati contestati alla 31enne tedesca sono l'articolo 1100 del codice della navigazione: resistenza o violenza contro nave da guerra e l'articolo 337 del codice penale: resistenza a pubblico ufficiale. 

La comandante della Sea Watch lascia Lampedusa

Nella tarda serata di ieri, dopo aver ricevuto la richiesta di convalida della Procura, il gip ha fissato l'interrogatorio che si terrà oggi alle 15.30 presso il Tribunale di Agrigento.  La comdandante della Sea Watch ha lasciato Lampedusa questa mattina a bordo della motovedetta della Gdf, scortata da una decina di uomini delle Fiamme Gialle. E' apparsa molto tesa - scrive AdnKronos - ed è salita sull'imbarcazione della Finanza senza mai alzare lo sguardo.

La 31 enne tedesca, che indossava la stessa maglia nera del giorno dell'arresto, è stata accompagnata al porto vecchio da una utilitaria di colore bianco della Finanza. A bordo il comandante delle Fiamme gialle di Lampedusa. La donna, che aveva con sé due sacche, è scesa in silenzio dall'auto e non si è girata neppure quando i giornalisti le hanno chiesto come sta. Viso tirato, sguardo cupo, Carola Rackete, è salita in silenzio sulla motovedetta arrivata da Porto Empedocle.

La Procura ha chiesto la convalida di arresto congiuntamente alla richiesta della misura cautelare del divieto di dimora in provincia di Agrigento.

Sea Watch, scontro tra Salvini e il presidente tedesco

Intanto nelle ultime ore sul caso Sea Watch si è consumato l'ennesimo scontro fra Roma e Berlino. Per il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeie "chi salva vite non può essere criminalizzato". "L'Italia - ha aggiunto - non è un paese qualsiasi, è un Paese al centro dell'Unione Europea e per questo possiamo aspettarci che un Paese come l'Italia gestisca il caso in maniera diversa".

Dura la replica del vicepremier italiano Matteo Salvini: "Al Presidente tedesco chiediamo cortesemente di occuparsi di ciò che accade in Germania e, possibilmente, di invitare i suoi concittadini a evitare di infrangere le leggi italiane, rischiando di uccidere uomini delle Forze dell’Ordine italiane. A processare e mettere in galera i delinquenti ci pensiamo noi". 

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