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Venerdì, 29 Marzo 2024
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La Sea Watch forza il blocco, fermata dalla Finanza. E anche l'Olanda scarica i migranti

Gli uomini delle fiamme gialle sono saliti a bordo per parlare con la comandante Carola Rackete. Il governo olandese: "Condividiamo le preoccupazioni per le azioni della Sea Watch 3, ma non accoglieremo le persone a bordo"

La nave Sea Watch, ferma da ieri a un miglio da Lampedusa, poco fa ha tentato di entrare in porto per fare sbarcare i 42 migranti a bordo. Ma, come apprende l'Adnkronos, il tentativo di forzare l'ingresso al porto è stato bloccato da una motovedetta della Guardia di finanza. Gli uomini delle Fiamme gialle, dopo aver fatto spegnere i motori dell'imbarcazione, sono adesso saliti a bordo della nave per parlare con la comandante Carola Rackete. La nave è adesso ferma a meno di un miglio dal porto, in attesa di ulteriori sviluppi.

La Sea Watch ha fornito la propria versione dei fatti con un video pubblicato sul proprio profilo Twitter: "Intorno alle 10 la nave ha inviato una comunicazione alle autorità informandole del fatto che erano trascorse ormai 24 ore dalla dichiarazione dello stato di necessità che ha costretto all'ingresso nelle acque territoriali. Alle 14.16, non avendo ricevuto alcuna comunicazione o assistenza, la nave ha dichiarato di procedere verso il porto. A circa un miglio dall'ingresso del porto le è stato intimato di spegnere i motori".

(Video da Twitter)

Il governo olandese: "Non accoglieremo i migranti della Sea Watch"

"L'Olanda si assume la sua responsabilità in quanto stato di bandiera" della Sea Watch 3, ma "questo non significa che si prenderà i migranti" che sono a bordo della nave. Lo si legge in una dichiarazione inviata all'Adnkronos della sottosegretaria olandese responsabile per l'Immigrazione, Ankie Broekers-Knol, nella quale si anticipa che "sarà presto pronta una risposta alla lettera" che il ministro dell'Interno Matteo Salvini le ha mandato domenica.

"Siamo a conoscenza del punto di vista italiano come della valutazione italiana delle azioni della Sea Watch 3 - si legge ancora - Per la nostra risposta saranno usati i canali diplomatici. E' anche ben noto che il governo condivide le preoccupazioni per le azioni della Sea Watch 3".

Sea Watch, l'ira di Conte: "Dal comandante un gesto di gravità inaudita"

"Un atto di gravità inaudita". Così il premier Giuseppe Conte ha definito il gesto del comandante della nave Sea Watch che ha deciso di forzare il blocco e dirigersi verso Lampedusa per far sbarcare i 42 migranti a bordo.  Sul caso della Sea Watch, ha detto Conte dal Giappone, "mi sembra che le cose siano molto chiare: c'è una comandante che si è assunta una grave responsabilità e si è posta volontariamente in una situazione di grave necessità". Il presidete ha ricordato che da parte Italiana è stato "emesso un provvedimento che vieta l'ingresso, la sosta e l'approdo nelle nostre acque".

Eppure, "dopo questo divieto la comandante ha continuato a insistere ritenendo che solo l'Italia sarebbe un approdo. Una condotta che ritengo di una gravità inaudita". Ora, ricorda, "la questione non è tanto nelle mani del governo ma della magistratura italiana , fermo restando che abbiamo già assunto iniziative formali sul piano diplomatico".

Cosa rischia Carola Rackete

Ma cosa rischia ora la comandante della nave Sea Watch? Carola Rackete potrebbe ricevere una sanzione che varia da 10.000 a 50.000 euro. A emettere le multe sarebbe il prefetto territorialmente competente, quello di Agrigento. La gara di solidarietà scattata ieri sul web ha già permesso di raccogliere più di 50.000 euro. Secondo il decreto sicurezza bis, solo in caso di reiterazione del divieto, scatta la sanzione accessoria della confisca della nave.

Sea Watch presenta un esposto alla Procura di Agrigento

Intanto la Sea Watch, per il tramite dei suoi legali Alessandro Gamberini del foro di Bologna e Leonardo Marino del foro di Agrigento, ha trasmesso un esposto alla Procura della Repubblica di Agrigento "per portare all'attenzione dei magistrati i tratti essenziali della vicenda". 

"Attraverso la ricognizione del caso già segnalata dal Capitano della Sea Watch 3, Carola Rackete, alla Guardia Costiera nella giornata di ieri - affermano i legali in una nota -, si vuole contribuire alla valutazione circa la sussistenza di eventuali condotte di rilevanza penale, poste in essere dalle autorità marittime e portuali preposte alla gestione delle attività di soccorso, nonché demandare alla valutazione dell'autorità giudiziaria l'adozione di tutte le misure necessarie a porre fine alla situazione di gravissimo disagio a cui sono attualmente esposte le persone a bordo della nave".

Intanto la Sea Watch è ancora lì, davanti al porto di Lampedusa. "Non possiamo più aspettare - fa sapere la Ong su Twitter -. La disperazione delle persone non è qualcosa con cui giocare".

Delegati Pd a bordo della nave

Una delegazione di deputati del Partito democratico è appena salita a bordo della nave Sea Watch. Si tratta dei parlamentari Matteo Orfini, Graziano Delrio, Davide Faraone. Presenti anche il deputato di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e di +Europa Riccardo Magi. Gli uomini della Guardia di finanza si trovano ancora sulla nave per eseguire i controlli dopo il tentativo della Sea Watch di forzare l'ingresso al porto di Lampedusa.

Il video di Fratoianni a bordo della Sea Watch

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