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Giovedì, 25 Aprile 2024
è solo l'inizio?

Siccità, oltre cento comuni verso il razionamento dell'acqua: cosa si può fare

La siccità è un'emergenza ormai strutturale e in alcune zone d'Italia si sta già correndo ai ripari: Today ha verificato la situazione dei razionamenti d'acqua sul territorio e parlato con chi vuole trovare delle soluzioni

La siccità in alcune zone d’Italia ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica, ma la situazione potrebbe aggravarsi e le possibilità di razionamento dell'acqua per alcune zone si fanno concrete. Dopo che fino al 31 marzo non ha piovuto per più di 100 giorni nel Nord-Est del paese, il basso livello di precipitazioni e l’aumento delle temperature stanno inaridendo il terreno. Sappiamo che un terreno arido assorbe meno l’acqua, è più difficile da coltivare, e che la maggior parte delle centrali idroelettriche italiane è concentrata nel Nord Italia, proprio dove la siccità si sta facendo sentire di più. E in futuro le precipitazioni pare che saranno sempre più brevi, ma molto più intense ed estreme. Recentemente, c'è anche stato un drammatico abbassamento del livello del Po che ha causato la risalita dell’acqua salata dall’Adriatico mettendo a rischio le colture della più grande azienda agricola italiana: la pianura padana. Today ha verificato la situazione dei razionamenti sui territori e ha parlato con l'Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue (Anbi) per capire come si può agire per evitare i disagi della siccità. 

L'elenco dei comuni interessati dai razionamenti

L'acqua razionata: cosa sappiamo

La siccità inizia ad avere delle conseguenze dirette sulla vita delle persone: già in 25 comuni della provincia di Bergamo è iniziato il contenimento dei consumi, lo step precedente al razionamento dell'acqua. Al momento le limitazioni non sono pesanti, ma potrebbe essere solo l'inizio di un'emergenza più consistente. Uniacque è la società che gestisce il servizio idrico in provincia di Bergamo e che aveva inviato una richiesta di emissione di ordinanza di contenimento dei consumi idrici per "ridurre ogni uso non indispensabile dell’acqua potabile. È pertanto necessario che tutti i cittadini delle zone interessate interrompano l’uso dell’acqua potabile per gli usi non essenziali quali, a titolo di esempio, irrigazione di giardini privati e pubblici, lavaggio dei piazzali e automobili, riempimento di piscine" si legge nella nota dell'azienda. Il razionamento è attivo solo nelle ore notturne.

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Anche gli abitanti di un centinaio di comuni del Piemonte potrebbero trovarsi presto in uno scenario simile: Today ha contattato Utilitalia, la federazione che riunisce le aziende gestrici dei servizi pubblici dell'acqua, dell'ambiente, dell'energia elettrica e del gas, che ha confermato la richiesta fatta da Smat, la Società acque metropolitane Torino, a un centinaio di comuni della provincia per limitare l'uso d'acqua nelle ore notturne. Al momento dunque, verranno evitate forti ricadute sull'uso dell'acqua per la cittadinanza razionandola solo nelle ore notturne come nel bergamasco, ma lo scenario potrebbe peggiorare. 

I problemi del Po

Il Po è il fiume più grande d'Italia ed è un buon esempio delle conseguenze della siccità sul territorio. L'ultimo aggiornamento dell'Osservatorio idrico per l'autorità del Bacino del Po ha sottolineato che questa crisi è la più grave da 70 anni a questa parte. Il Po è ai minimi storici, non solo per le poche piogge. La neve è infatti una risorsa strategica, una riserva naturale che con l'avvicinarsi dell'estate si scioglie e va a rifornire i corsi d'acqua proprio quando ce n'è più bisogno, durante i mesi più caldi. Al momento però, la neve sulle Alpi è totalmente esaurita in Piemonte e Lombardia. Anche i laghi, a partire dal Lago Maggiore, sono ai minimi storici del periodo, mentre la temperatura è più alta fino a due gradi sopra la media. 

po salato mare adriatico

A questo si deve aggiungere la risalita dell'acqua salata del mare Adriatico attraverso il Po già per più di 15 chilometri nel tratto finale del fiume. Il Po è ormai al di sotto dei minimi storici, con una portata di 301,6 metri cubi al secondo, (per avere un'idea, la soglia critica è fissata a 450 mc/sec). La risalita dell'acqua salata ha costretto a sospendere l’irrigazione in alcune zone dove sono state attivate pompe mobili d’emergenza per garantire la sopravvivenza delle colture. Ormai è anche rischioso navigare: nelle zone del canale navigabile la profondità è al di sotto del metro, e per questo motivo è stato introdotto il divieto di navigazione al di fuori del canale navigabile con qualsiasi tipo di imbarcazione.

siccità nord italia satellite po

Come si combatte la siccità?

Questa situazione potrebbe essere solo l'inizio dell'emergenza. Le temperature sono in aumento, le scorte d'acqua sono al minimo e non si vedono piogge all'orizzonte. Come si reagisce alla siccità? Incamerare l’acqua piovana e ridurre gli sprechi sarebbe già un buon inizio. Today ha partecipato al workshop organizzato da Anbi sul "Deflusso ecologico e futuro climatico" con i presidenti e alcuni componenti delle commissioni Agricoltura del Senato e della Camera dei Deputati, e il meteorologo di La7 Paolo Sottocorona. 

Proprio Sottocorona ha sottolineato che "nei millenni passati ci sono sempre stati gli eventi estremi. Ma i casi eccezionali si stanno ripetendo con una certa frequenza: vuol dire che stiamo andando in un'altra direzione, confermando il trend del riscaldamento globale. Quando aumentano le temperature il sistema non funziona più. Ci sono variazioni che non sono lineari, potremmo dire casuali, che ancora non siamo in grado di prevedere: alluvioni nel deserto, neve in Algeria. I modelli prevedono i fenomeni estremi, ma non riescono ancora a quantificarli. Ad esempio l'ultima alluvione in Sardegna era stata prevista con precisione, ma ci aspettavamo 200mm di pioggia: ne sono caduti 400".

Perché non piove più, cause e conseguenze della siccità

"La crisi idrica non è più un'emergenza, è strutturale - ha detto il presidente dell'Anbi Francesco Vincenzi - Se pensiamo al bacino padano, 20-30 anni fa non era immaginabile restare senz'acqua. Dei comuni stanno già subendo dei razionamenti: la questione non è solo dell'agricoltura e dell'economia locale, ma riguarda tutto il paese. L'acqua fa parte dell'identità del nostro paese".

Cosa si può fare dunque? Le ultime precipitazioni che ci sono state si sono distribuite nel tempo in maniera meno uniforme rispetto al passato, rendendo il terreno arido e incapace di assorbire le poche piogge che ci sono state, anche se intense: "La vera sfida è trattenere le precipitazioni che cadono e che riusciamo a trattenere solo per l'11%" ha sottolineato Vincenzi. Ma come fare? Insieme a Coldiretti, Anbi ha proposto un progetto per realizzare una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, anche grazie al recupero di strutture già presenti, il cosìdetto "Piano Laghetti", ossia "una serie di impianti di piccole e medie dimensioni, utilizzando rocce e terre locali ed eliminando il cemento" ha ribadito Vincenzi. Questa rete idrica sul territorio fatta di piccoli e medi impianti di stoccaggio permetterebbe di non perdere l'acqua piovana, per raccoglierla e poi utilizzarla nei momenti di maggior bisogno: è la risposta più "semplice" e immediata alla siccità, un'emergenza tangibile che però potrebbe essere solo all'inizio.

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