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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il caso

Coronavirus, la Sicilia a 'chiazze': arancione ma con 10 zone rosse

La Regione governata da Musumeci ha evitato un nuovo cambio di colore, ma fino al 3 dicembre ci sono 10 Comuni che diventano zona rossa: ecco quali sono

I cambi di colore delle Regioni, tra chi passa al rosso come l'Abruzzo e chi spera in una ''retrocessione'' come Lombardia e Piemonte, ormai sono all'ordine del giorno. Ma al netto della situazione generale, esistono anche dei casi particolari. Dopo il 'caso' della Basilicata, arancione ma con l'indice di contagio Rt più alto tra le Regioni, c'è anche la Sicilia, sempre arancione, ma con al suo interno 10 zone rosse, di cui cinque in vigore da oggi.

Coronavirus, le zone rosse in Sicilia

Fino al prossimo 3 dicembre saranno zona rossa i seguenti Comuni: Bronte (nel Catanese), Cesarò e San Teodoro (in provincia di Messina), Misilmeri (nel Palermitano) e Vittoria (in provincia di Ragusa), la cui scadenza viene prorogata, si aggiungono: Acate e Comiso (sempre nel Ragusano), Camastra (in provincia di Agrigento), Ciminna (in provincia di Palermo) e Maniace (in provincia di Catania). Lo ha deciso il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, d'intesa con l'assessore alla Salute Ruggero Razza, sentiti i sindaci dei Comuni interessati e viste le relazioni dei dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali, che segnalano un aumento dei contagi. In tutte le zone si applicheranno le prescrizioni nazionali con la chiusura domenicale delle attività commerciali al dettaglio, a eccezione di quelle di generi alimentari e dei beni di prima necessità. "Ci aspettiamo - auspica Musumeci - che le misure adottate siano sempre oggetto di controllo. Se viene stabilito dal Dpcm che i presidenti di Regione possano adottare disposizioni più restrittive, infatti, si impone che le verifiche siano esperite dalle prefetture. Altrimenti anche la speranza di limitare il contagio viene meno, esasperando inutilmente le popolazioni alle quali sono stati chiesti dei sacrifici".

Sicilia, ok all'asporto domenica e festivi

In Sicilia la domenica e nei festivi sarà consentita l'attività d'asporto per bar, ristoranti, pizzerie e pasticcerie e la vendita di fiori in concomitanza con gli orari di apertura dei cimiteri. E' quanto prevede una circolare della Protezione civile regionale in sui si precisa che "premesso che il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020 consente anche la ristorazione (bar, pasticcerie, ristoranti e pizzerie) con asporto sino alle 22, si conferma che anche nelle giornate festive e domenicali è autorizzata la predetta attività con divieto di consumazione e di assembramento sul posto o nelle adiacenze". Allo stesso modo, si legge ancora nella circolare della Protezione civile, negli stessi giorni e "limitatamente agli orari di apertura dei cimiteri si deve ritenere consentita la vendita di piante e fiori sono in prossimità dei cimiteri stessi".

Nel weekend tamponi rapidi in 112 Comuni 

Sono oltre un centinaio i Comuni siciliani impegnati in questo fine settimana nella campagna attivata della Regione siciliana per contrastare la diffusione del Coronavirus. L'Azienda sanitaria provinciale di Palermo, infatti, ha esteso a 64 centri della provincia i test con tamponi rapidi riservati prevalentemente al mondo della scuola. Nel territorio del Catanese, invece, da oggi prenderà il via uno screening che oltre alla popolazione scolastica si allargherà alle case di riposo. E' Biancavilla il primo Comune etneo in cui è prevista la campagna che proseguirà per tutta la settimana, ma in altre cittadine che verranno comunicate dall'Asp. Fino al 23 novembre saranno così 112 i Comuni coinvolti nell'iniziativa promossa dalla Regione e realizzata in collaborazione con Anci Sicilia e le amministrazioni locali e grazie al supporto della Protezione civile regionale e dei volontari. L'adesione alla campagna, ovviamente, è volontaria, e il test è gratuito. Si potrà prenotare l'appuntamento per effettuare il tampone attraverso la piattaforma on-line, www.siciliacoronavirus.it. Una volta fatto l'accesso al portale sarà sufficiente cliccare sul bottone "tampone rapido Covid19" e compilare il modulo di registrazione scegliendo la data disponibile tra i drive-in proposti dalla piattaforma. Secondo quanto prevedono i protocolli sanitari vigenti, in caso di esito positivo al tampone, il cittadino verrà immediatamente sottoposto a quello molecolare per la necessaria conferma.

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