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Sabato, 20 Aprile 2024
Ansia da furto

Se 4 persone su 10 non sono tranquille a casa propria

Lo rileva una ricerca del Censis. I motivi? Furti, effrazioni, incendi o danneggiamenti

Tranquilli neanche a casa. Un'ultima ricerca del Censis ha rilevato che 4 italiani su 10 non si sentono al sicuro nelle proprie abitazioni per il timore dei furti. Nello specifico, il 43,1 per cento degli intervistati ha paura di subire effrazioni, danneggiamenti o incendi. Due anni fa, la quota era nettamente inferiore attestandosi al 33,9 per cento. Nonostante furti e rapine siano in diminuzione, continuano a destare preoccupazione. Sempre secondo la ricerca del Censis, si contano circa 200 mila effrazioni l'anno, vale a dire quasi 500 al giorno, più di venti all’ora, uno ogni tre minuti. 

A dare qualche consiglio su come cercare di attenuare l'ansia da furto è intervenuto il Ceo di Digiemme, Alessandro Dall'Aglio. Spiega come per una casa in sicurezza non siano necessarie soltanto le migliori protezioni di sicurezza, ma che il trucco sia quello di far perdere tempo al ladro: "Bisogna sottrarre quanto più tempo possibile. Per dirla in altri termini, tutti i dispositivi di sicurezza possono essere violati, ma i minuti che passano sono determinanti per far fallire ogni tentativo". 

La logica è quella di complicare la vita al ladro. L'esperto continua spiegando che tutti i dispositivi che si possono fissare a porte e finestre, se di ultima generazione, dissuadono dal subire un'effrazione non perché impossibili da rompere, ma perché impiegano più tempo per essere distrutte. Dall'Aglio spiega che è importante far scorrere il tempo in modo da impedire il furto: "Per entrare in un appartamento un delinquente impiega dai tre al massimo cinque minuti. Ecco, far scorrere le lancette sull'orologio è nostro compito. Se si arriva a oltre dieci minuti, il tentativo di furto, nel 90% dei casi, non va a buon fine".

Sempre secondo la ricerca del Censis, l'80 per cento dei furti si verifica forzando la porta d'ingresso, per cui, secondo Dall'Aglio, è bene dotarsi di tecnologia avanzata soprattutto all'entrata dell'abitazione e, se a piano terra, nelle finestre. Conclude poi spiegando che la nostra percezione del pericolo soggettiva è il primo elemento da tenere in considerazione per una casa in sicurezza: "Ognuno di noi, desidera un diverso grado di sicurezza. C’è chi ha un forte timore psicologico dei ladri e chi, oltre a questo, deve realmente proteggere dei beni di grande valore". 

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